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La Vespa-libreria fa tappa a Genova: "In Liguria tante belle realtà che resistono"

Fabio Mendolicchio di Miraggi Edizioni parte per un giro d'Italia in sella a una mini libreria viaggiante: "In Liguria situazione complessa, servirebbe investire di più sulla cultura"

Come far conoscere le proprie proposte editoriali in maniera originale, incontrando di persona i librai del territorio e parlando direttamente con i lettori? Fabio Mendolicchio, fondatore di Miraggi Edizioni, il 27 aprile parte per un viaggio in sella a una mini libreria viaggiante - allestita sulla sua Vespa 200 Gt - in cui toccherà tutta Italia, Genova compresa. L'ultimo giorno del suo tour, il 7 maggio, sarà dedicato proprio al capoluogo ligure, alle 18 presso "L'Amico Ritrovato" in via Luccoli, nel centro storico. E poi, dopo quattromila chilometri in 11 giorni passando per librerie e biblioteche, la ripartenza verso casa, Torino.

La filosofia è viaggiare in Vespa per far conoscere in tutta la Penisola i libri della sua casa editrice indipendente: il mezzo è quello che Mendolicchio usa quotidianamente per le consegne nella sua città. Il 7 maggio non sarà la sua prima volta a Genova: l'esperimento del tour in moto è già stato fatto nel 2021, e alla Liguria era stato dedicato uno speciale 'spin-off' di più giornate.

"Ritroviamo il rapporto con librai e lettori"

"In Italia in media ci sono 160 nuovi titoli immessi nel mercato ogni giorno - spiega Mendolicchio a GenovaToday - l'offerta è altissima e non è un momento facile per una piccola casa editrice indipendente che cerca di fare della qualità un elemento distintivo. Penso che il rapporto con i librai e i lettori sia fondamentale, dunque l'idea del viaggio è nata l'anno scorso: eravamo nel momento delle riaperture, e ho sentito l'esigenza di riuscire a raggiungere le persone in un modo un po' diverso. Ho pensato a un viaggio, elemento ricorrente anche nella letteratura, per poter parlare con i librai, conoscerli, guardarsi negli occhi, tessere rapporti di persona e spingere sulla socialità, specie dopo lockdown e chiusure".

Quest'anno in particolare l'elemento caratterizzante del tour di Mendolicchio sarà "Incipit", un gioco di società in cui i partecipanti devono riuscire a indovinare titolo e autore di un libro partendo dalle prime righe: "È un modo per far scoprire l'importanza degli incipit per un romanzo, e poi per far conoscere il lavoro e la fatica che c'è dietro all'editoria. Sarà una festa. Certo, fare 400 chilometri al giorno per undici giorni sarà impegnativo, ma è fatto con amore e con passione per il mio mestiere, è bello conoscere in poco tempo molte realtà diverse".

Lo 'spin off' dedicato alla Liguria: "Serve investire di più sulla cultura"

Tra queste realtà da conoscere c'è anche la Liguria. Nel 2021 Mendolicchio, dopo il suo primo tour, ha dedicato alla Liguria un intero 'spin off' di pochi giorni per percorrere la regione da levante a ponente: "Era difficile - spiega - concepire un Giro d'Italia senza la Liguria, che pure non è una regione facile da raggiungere: ero sceso da Torino verso Piacenza, tagliando dunque fuori la Liguria. Dunque ho deciso, alla fine, di tornare in sella alla mia Vespa dedicando due giorni e mezzo solo a questa regione. Ho scoperto realtà bellissime e nuovi amici, ricordo con piacere la limonaia dello scrittore Marino Magliani, tra i 12 candidati del Premio Strega, che mi ha ospitato nell'entroterra di Imperia".

La Liguria è stata una sorpresa: "Questo breve viaggio mi ha lasciato tanto, non mi aspettavo la reazione piena di entusiasmo di alcuni librai. La situazione dei lettori in Liguria è un po' complessa rispetto a quella di altre regioni. I motivi non sono facili da descrivere, può essere una questione di investimento culturale che rispetto ad altri luoghi viene un po' meno. Chi lavora nell'editoria combatte il luogo comune che vuole che con la cultura non si mangi, ho incontrato librai molto combattivi, ci sono librerie molto belle, realtà che resistono, è stato un modo per conoscerle. In Italia comunque, in generale, si investe troppo poco in cultura e in letteratura, anche nella bibliodiversità che è una vera risorsa. In ogni caso, anche se girare l'Italia in Vespa è faticoso, l'esperienza dell'anno scorso è stata molto positiva e non vedo l'ora di rifarla: dà un'energia indescrivibile incontrare una rete di persone che hanno fatto della loro passione una professione, torni a casa con gli occhi che brillano". 

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