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"Equipaggi numericamente scarsi e carenze", il sindacato Fast scrive a Trenitalia

Mario Pino (Fast Confsal): "Chiediamo l'apertura di un confronto con l'azienda, sul tema del trasporto regionale, per realizzare un modello di trasporto più efficace, sostenibile e a servizio della comunità ligure"

La segreteria regionale del sindacato Fast/Confsal, con in testa il segretario Mario Pino, ha scritto a Trenitalia per chiedere un confronto, segnalando alcune problematiche legate al trasporto regionale in Liguria. 

"Riteniamo sia indilazionabile aprire un confronto - si legge nella lettera inviata ai responsabili di Trenitalia e agli assessori di Comune e Regione Gianni Berrino e Matteo Campora - sulle questioni nodali del trasporto ferroviario regionale affrontando innanzitutto le tematiche del comparto equipaggi, che impatta direttamente sui cittadini e ha conseguenze sugli altri segmenti produttivi aziendali".

"Osserviamo - prosegue Fast/Confsal - che dal 30 giugno manca il dirigente della produzione, diretto responsabile anche degli equipaggi, ruolo troppo rilevante per non essere operativo. Abbiamo poi notizie relative a movimento (e uscite) nella filiera di responsabilità dei quadri, alcuni dei quali parrebbe preludere a una 'fusione fredda' nella gestione del personale di condotta e del personale di scorta, potenzialmente propedeutica a ulteriori fusioni a ricaduta nelle distribuzioni, senza alcun confronto. Circa le distribuzioni - sottolinea il sindacato - si rilevano alcune criticità. La consistenza numerica degli equipaggi si è rivelata insufficiente per fronteggiare la domanda di trasporto persone estiva e in generale turistica. Inoltre aggiungiamo che il trasporto regionale di Trenitalia, anche negli altri comparti produttivi, può assumere un ruolo decisivo per un forte miglioramento della mobilità delle persone, sia a Genova che a livello regionale, soprattutto in questa fase di grandi criticità manutentive autostradali".

"Per tutti questi motivi - conclude la segreteria regionale - è necessario in un cambio di paradigma, l'apertura di un confronto per realizzare un modello di trasporto più efficace, sostenibile e a servizio della comunità ligure. Sollecitiamo l'azienda per aprire un percorso, unitariamente condiviso, con le parti sindacali".

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