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Premio Andersen: vince la giovane Beatrice Lucchesi, tutti i nomi dei premiati

Sono state lette dalla giuria 706 opere, di cui 329 fiabe per la sezione adulti, 119 dei ragazzi, 134 dei bambini, 10 dei piccini e 74 a firma di scrittori professionisti

Sono andate in scena stamattina le premiazioni dei vincitori del 55esimo premio Andersen-Baia delle Favole, nell'ex Convento dell'Annunziata a Sestri Levante. Per questa edizione sono arrivate 826 da tutta Italia e dall’estero e, dopo il primo vaglio tecnico, sono state lette dalla giuria 706 opere, di cui 329 fiabe per la sezione adulti, 119 dei ragazzi, 134 dei bambini, 10 dei piccini, 74 a firma di scrittori professionisti. Sono anche state valutate 28 graphic novel e 12 fiabe in lingua straniera arrivate in inglese, arabo e spagnolo.

Chi ha vinto il premio Andersen 2022

La vincitrice del 55° premio per la sezione adulti è Beatrice Lucchesi di Lucca, grazie alla fiaba 'È questione di un attimo' con queste motivazioni: "La favola spicca per l’ingegnosa capacità di confrontarsi in una forma leggera, giocosa, ma non per questo superficiale, con uno dei più impenetrabili misteri della realtà fisica, il Tempo che tutto avvolge e trascina con sé. Nell’inquieta avventura di Tic, attimo trasformato dal fantasioso racconto in una sorta di bimbo inesorabilmente costretto a correre a perdifiato e a replicarsi all’infinito, si riflette l’intima sensazione del vuoto che incombe sulla vita di ognuno di noi: una vita in perenne fuga in avanti, che non ha mai tempo per vivere realmente nulla. Ma nella finale scoperta dell’attimo pieno di significato, il gioco, l’autentico sentimento, la poesia e la riflessione si approprieranno del tempo, rendendolo felicemente umano".

Per la sezione degli scrittori professionisti ha vinto Claudio Gobbetti di  Cernusco sul Naviglio (Milano) con la fiaba inedita 'La giostra-L’incredibile storia di Sara e Teo' per la forza malinconica con cui fa irrompere il dramma della realtà nell’incantato mondo dell’infanzia. Per averlo saputo rappresentare, questo mondo, evocando uno degli oggetti più obsoleti e nello stesso tempo eterni: la Giostra. Teo è un cavallino di legno che gira in tondo da generazioni, Sara una bambina ebrea di pochi anni. La loro felicità, il loro sodalizio, la loro amicizia è basata sul fatto che Sara parla al suo giocattolo e il suo giocattolo la capisce. Quando la cattiveria degli adulti peggiori impedisce a Sara di continuare a giocare, per ritrovarla, Teo si schioda dalla giostra e cavalca fino ad un lager lontano. Questa fiaba dolce è più facile da credere di quella fiaba dell’orrore che fu la persecuzione di un intero popolo, l’assassinio di migliaia di bambini innocenti. Per il coraggio dimostrato dalla scelta di raccontare ai più piccoli, insieme ad una storia dolce, inventata, una storia vera. E terribile. Che non deve mai più ripetersi.

Il trofeo 'Baia delle Favole' è andato a Ginevra Van Deflor di Parigi che ha partecipato per la categoria adulti con la fiaba inedita 'LUProcesso' e ha conquistato la giuria con un testo di grande originalità e ricco di umorismo. I buffi personaggi che lo popolano suscitano fin dal loro primo apparire la simpatia del lettore. La sua brevità dimostra come si possa abilmente allestire una scena piacevole ed efficace con pochi 'tocchi' incisivi. Lo stile è semplice e scorrevole, sempre godibile. I nonni che ricordano le grandi fiabe del passato cui si riferisce l’autore avranno occasione per raccontarle ai loro nipoti, godendone insieme a loro.

Ha vinto, per la sezione 'Illustratori', Aalia Ashraf del Regno Unito con 'Nin’s nightmare' (Gli incubi di Nin) con la seguente motivazione: "Nin si trova nella spinosa condizione di dover affrontare le proprie paure, ma non si affanna per vincerle come il clichè imporrebbe, bensì, per conoscerle  e vederle sotto un aspetto meno spaventoso, raccontandoci che ciò che terrorizza è tale solo perché non lo conosciamo ancora. Lo stile variopinto stupisce nelle invenzioni, cogliendo tendenze e gusti del momento; stile che i bambini dimostrano di apprezzare nei vari media in cui raffigurazioni analoghe si declinano".

La sezione 'Fiaba straniera' ha visto trionfare Sylvie Patience di Santa Cruz che vince con 'Jumping Jaden' perché "il sapore della magia, indispensabile ingrediente di tante fiabe celebri, si mescola armoniosamente alla storia narrata in cui il protagonista - un bimbo timido - sogna di riuscire finalmente a saltare più in alto dei suoi compagni di classe. Anche il finale è risolto con perizia e del resto la capacità di raccontare è ottima".

I premi a bambini e ragazzi

I premi per le sezioni 'Piccini', 'Bambini' e 'Ragazzi' sono stati assegnati: 

  • Ad Agata Ferraro (5 anni) di Cittadella e Micol Scandolara (4 anni) di San Martino di Lupari (Padova) per la fiaba 'Il piccione con gli occhiali da sole'. Motivazione della giuria: "Per la simpatia e l'originalità nell'affrontare i temi del desiderio e del senso di giustizia. Ha una struttura e un ritmo narrativo ben sostenuto e accattivante. Un sapiente gioco dei colori, l'equilibrata tensione narrativa con finale ben costruito, rendono 'Il piccione con gli occhiali da sole' un esercizio fantastico delicato e mirabilmente dedicato alla gioia di ritrovare ciò che si è perduto".
  • Ad Anna Chiara Perrina (11 anni) di Piacenza per la fiaba 'Un’improbabile (bellissima) amicizia'. Motivazione della Giuria: "La fiaba fa sognare la possibilità di intrecciare sincere e durature amicizie impensabili ed impossibili in un primo momento. Una formica proprio spaventandosi, impara a convivere con un altro di classe diversa e convince la sua comunità a costruire la propria quotidianità sull'incontro, sull'accettazione e sulla collaborazione proficua con un singolare ragnetto, Marino. Questa è la vera ricchezza che si evince dalla favola scritta in un linguaggio piacevole: un'apertura umana e culturale verso ogni essere vivente".
  • A Beatrice Facchin (17 anni) di Mogliano Veneto (Treviso) per la fiaba 'Caterina e il bambino di carta'. Motivazione della giuria: "La fiaba narra, con delicatezza e sincera commozione, il difficile superamento da parte di una ragazzina di qualcosa che non ha spiegazione e mai l'avrà. È la forza gentile dei cari, impersonata da un curioso bambino di carta, che aiuterà la protagonista a crescere, ad andare avanti ed a conservare, come talismani, gli oggetti che rimandano ai dolci ricordi dei momenti trascorsi insieme. L'oggetto che lega la protagonista alla nonna è proprio un libro di fiabe: si rompe così il muro immaginario che spesso divide lettore e narratore. La narrazione è avvincente, ma garbata e... Fa sognare anche noi".

Sono anche state segnalate le fiabe: 'Uniti e più forti' della scuola dell’Infanzia Ri Basso-Istituto comprensivo Della Torre (sezione Verdi) di Chiavari (GE) per la sezione 'Piccini'; 'Ippo, il re della scuola' della IV A Mameli-IC Ovest 2 di Brescia per la sezione 'Bambini'; 'Libri contro E-Book' di Pietro Pavesi (11 anni), Emilio Pellizzari (14 anni) e Chiara Tedeschi (12 anni) di Milano per la sezione 'Ragazzi'; 'Sirena' di Daniela Bucci di Asti per la sezione 'Adulti', 'Вetsy The Musicar' di Micaela De Nicola di Pescara per la sezione 'Fiaba straniera'; 'La principessa e la nebbia' di Emilia Telios di Catanzaro e Letizia Memoli di Prato per la sezione 'Illustratori'; 'La vera storia' di Donatella Bindi Mondaini di Firenze per la sezione 'Scrittori professionisti'.

Verrà realizzata e stampata una raccolta delle fiabe vincitrici del 55° Premio Andersen-Baia delle Favole che gli sarà inviata. L’Andersen Festival e l’Andersen OFF continuano fino al 19 giugno (su www.andersensestri.it il programma scaricabile).

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