
Primo incidente sulla pista ciclabile, il sindaco: «Bisogna imparare il Codice della Strada»
Lo scontro si è verificato tra uno scooter e una macchina, ma la polemica sulla sicurezza si infiamma
«Ho ricevuto moltissimi messaggi di gente molto contenta perché diamo possibilità alle persone di poter andare in giro in città in bici - è stato il commento del sindaco Marco Bucci - ma vanno prese precauzioni, dobbiamo imparare il Codice della Strada, i ciclisti devono rispettare i semafori e gli automobilisti devono rispettare ciclisti».
Bucci ha sottolineato che corso Italia «non è un posto in cui andare in macchina», puntando i riflettori sulla bellezza della strada che corre lungo il mare: «A Milano stanno facendo la ciclabile in corso Buenos Aires, sicuramente è meno bella della nostra, e chi pensa che non sia la cosa giusta si ricrederà quando vedrà come i genovesi riescono a usare queste cose».
Della sicurezza della pista ciclabile tracciata in pochi giorni, però, si continua a parlare: in consiglio comunale, dove il consigliere Alberto Campanella, presentando un’interrogazione, l’ha definita «un tracciato ad alto rischio per i ciclisti, stretti tra una carreggiata ridotta al minimo e i parcheggi», e anche in Municipio Medio Levante, dove il presidente Francesco Vesco ha manifestato non poche perplessità.
Davanti alle proteste, il sindaco si è mantenuto ottimista e ha messo le mani avanti: «Non è detto che il percorso resti così, saremo i primi a fare cambiamenti se sarà necessario», ha chiarito, ammettendo che i lavori per il completamento del tratto - da De Ferrari a corso Marconi a oggi non è ancora stata tracciata alcuna pista - sono stati rallentamenti dal maltempo, ma procederanno.