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Quattro pannolini e un biglietto: la neonata trovata nella culla per la vita del Villa Scassi

Un gesto d'amore e disperazione, quello della mamma che martedì sera ha lasciato una bimba di due giorni nella struttura pensata proprio per dare sostegno a chi è in difficoltà: è la prima volta che accade a Genova

L’ha adagiata nella culla, le ha posato accanto qualche pannolino, un’ultima carezza e poi si è allontanata. È una storia con tutta probabilità di grande amore e di grande disperazione, quella della neonata che martedì sera è stata trovata nella “culla per la vita” dell’ospedale Villa Scassi. 

La “culla per la vita” è stata donata al Villa Scassi e al Galliera dai Lions nel 2007: si tratta di una struttura dotata di sportello e culla, collegata con l’interno dell’ospedale, che ha un sensore che si attiva quando qualcosa viene poggiato al suo interno. O qualcuno, nel caso specifico di martedì sera: una bimba di due, massimo tre giorni, che il medico di turno del Villa Scassi e la puericultrice si sono trovati davanti poco prima delle dieci di sera. Un episodio senza precedenti a Genova nei 14 anni di presenza delle culle per la vita.

“La culla non era mai stata utilizzata - conferma il dottor Gabriele Vallerino, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Villa Scassi - Tempo fa vi erano stati alcuni falsi allarmi, ma per molto tempo il sensore è rimasto silenzioso. Ieri sera è scattato l’allarme, collegato con il medico di guardia di pediatria. Il pediatra è sceso di corsa con la puericultrice, e hanno trovato nella culla una neonata”.

La piccola pesa 2,9 kg, è in buone condizioni di salute ed è oggi ricoverata nel nido del Villa Scassi: “Aveva come corredo quattro pannolini e un bigliettino con il suo nome - spiega ancora Vallerino - è stata portata in padiglione e visitata immediatamente dalla dottoressa di guardia. Poi sono stato avvisato io in quanto direttore di dipartimento, e a mia volta ho avvertito la direzione sanitaria e il direttore generale Bottaro, che si è subito attivato”.

Il tribunale dei Minori è stato informato dell’accaduto, e sono partite le procedure per il riconoscimento, che dovrà avvenire entro 10 giorni. La piccola verrà poi trasferita in un comunità alloggio, in attesa di essere trasferita a una famiglia in attesa di adozione. Nel frattempo viene accudita, coccolata e vezzeggiata dal personale dell’ospedale, che l’ha “adottata” dal minuto in cui è stata trovata: “Quanto accaduto mi ha commosso molto - conclude Vallerino - perché è un gesto di estremo amore. Questa mamma con tutta probabilità in difficoltà ha urtato contro la realtà e ha fatto il gesto più bello che c’è: privarsi dell’amore per la figlia, per il suo bene”.

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