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Lettera a Draghi e Speranza: "Con omicron si ammalano anche i vaccinati, via il green pass"

A inviarla è stata la presidente del Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione e dell'associazione Liguria nel cuore, Aleksandra Matikj, che chiede di seguire il modello di Gran Bretagna e di Israele

La presidente del Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione e dell'associazione Liguria nel cuore, Aleksandra Matikj, ha chiesto al governo Draghi e al ministro Speranza di cancellare il green pass in Italia.

"Ci siamo permessi - dichiara Matikj -, seguendo ovviamente l'odierno esempio di Israele e quello precedente del Regno Unito dove hanno annunciato l'annullamento del green pass, definendo che oramai con l'Omicron si ammalano anche i vaccinati e che non c'è più alcuna logica medica ed epidemiologica nel green pass, idea peraltro condivisa da molti esperti".

"Quello che invece andrebbe considerato - prosegue - è un impatto diretto sull'economia, sul funzionamento quotidiano del Paese e un contributo significativo alla diffusione del panico tra i cittadini: così hanno annunciato da Israele precisando che ora bisogna impegnarsi invece con tutte le parti per eliminare il green pass e preservare una routine di vita normale per tutti. Va dunque sottolineato come il virus, nonostante il vaccino o la guarigione, è salito alle stelle con la variante Omicron, e tale sistema dunque va cancellato in quanto blocca diversi ambiti tra cui soprattutto quello lavorativo. In Italia, come si legge, stanno già fallendo diverse attività commerciali, così come da protesta del Confcommercio che altresì ha invitato il governo Draghi a ripensare".

"Altresì, utilizzare le risorse come la polizia locale contro i piccoli commercianti multandoli nel caso di un eventuale green pass mancante di persone sane nei loro esercizi non ha altresì più alcun senso logico, anche per il fatto di distoglierli dal loro principale lavoro ossia quello di occuparsi dei possibili criminali. Quello che, anche secondo il nostro parere, andrebbe rigorosamente rispettato con tanto di controlli seri e multe salate è l'obbligo della mascherina Ffp2 sui mezzi pubblici e nei luoghi chiusi, rispettando inoltre la distanza interpersonale di almeno un metro", aggiunge la Matikj.

"Con la presente - continua - si intende inoltre invitare le parti ad eliminare ogni eventuale discriminazione intorno alle possibili esclusioni sociali, vale a dire a più livelli nella sfera dei pensionati, studenti, percettori del Reddito di cittadinanza, clienti di attività commerciali, fruitori del trasporto pubblico e/o privato, vedi ad esempio Flixbus, e pazienti beneficiari e non del servizio sanitario nazionale e delle Rsa".

È stata anche sollecitata una proposta dell'Associazione, appunto, Liguria nel cuore, già comunicata sia alla Regione Liguria, sia al ministro Speranza in merito alle ambulanze tradizionali da sostituire con quelle a pressione negativa perché questo tipo di mezzi, permettendo il ricambio completo dell'aria ogni due minuti, è utile per tutelare pazienti, militi e medici contro il covid-19 ma anche contro le malattie come ad esempio la meningite in quanto l'aria all'interno dell'abitacolo è continuamente sanificata.

"Si dovrebbe anche pensare a prevenire le possibili nuove pandemie in questo modo, per poterci tutelare in futuro", conclude la Matikj.

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