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Coronavirus, casi in crescita: alla Spezia obbligo di mascherina tutto il giorno

Salgono contagi e ricoverati, soprattutto nello spezzino, e arriva un'ordinanza che impone sino al 13 settembre l’uso delle mascherine sempre durante le 24 ore

Aumentano i contagi e i ricoveri per coronavirus nel Comune di La Spezia e nella provincia, e la Regione firma un’ordinanza che impone l’uso della mascherina per tutto l’arco delle 24 ore in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

La nuova ordinanza resta in vigore sino alla mezzanotte del 13 settembre: «Il quadro epidemiologico è caratterizzato da un progressivo aumento dell’incidenza di casi da coronavirus nei residenti della provincia della Spezia - si legge nell’ordinanza - che si riflette con l’aumento dei ricoverati in reparti a media ed elevata intensità delle strutture ospedaliere della Asl 5, e dalla presenza di casi senza collegamento epidemiologico noto».

«Momento di aggregazione con mancato rispetto delle misure di distanziamento fisico e sociale hanno rappresentato situazioni favorevoli alla diffusione del virus», si legge ancora nel documento, in cui si impone «l’adozione di immediate misure di contrasto alla diffusione del contagio nel territorio della Provincia della Spezia».

Coronavirus, la situazione in Liguria

In Liguria sono 95 i casi di coronavirus in più diagnosticati su 2.697 tamponi, e la maggior parte sono concentrati nella provincia della Spezia. 

In totale, dunque, i positivi al coronavirus in Liguria sono 1.770, complice la guarigione di 14 persone. In isolamento domiciliare ci sono 646 persone, 27 in più rispetto a ieri, e si registra un decesso, un uomo di 89 anni morto lo scorso 4 settembre all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana. Le persone in sorveglianza attiva, contatti di casi confermati, sono 1.898, bon 608 nel territorio della Asl 5.

I ricoverati sono 61, e dunque 7 in più rispetto a venerdì, ancora una volta concentrati quasi totalmente nella provincia di Spezia (dove i ricoverati sono 41 con 5 terapie intensive).

Dei nuovi casi diagnosticati, 2 sono in Asl 1, in Asl 2 sono 4, in Asl 3 sono 44, di cui 21 provenienti da attività di screening di laboratori privati, in Asl 5 sono 26 i contatti di caso e 19 quelli provenienti da attività di screening.

«Nel territorio della Asl 5 è successo quello che avevamo già vissuto nella Asl 2 savonese con il cluster di quest'estate - ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti - in seguito a una festa che si è tenuta nel nord della Toscana cui hanno partecipato prevalentemente cittadini dominicani che si è trasformata in un cluster che ha creato a catena una diramazione con sottocluster derivati. Potevamo fare misure più restrittive, ma molte sono già normate a livello nazionale, per cui è necessario essere molto rigorosi e prudenti».

«Quelli di oggi è un segnale di massima attenzione e presenza del sistema sanitario rispetto alla situazione in atto - ha detto l’assessore alla Sanità, Sonia Viale - in questo momento il sistema è molto impegnato rispetto all’accompagnamento per la riapertura delle scuole, rassicuro che stiamo organizzando i gruppi a supporto dei plessi scolastici e saremo preparati».

«Non possiamo pensare che una situazione come l’apertura delle scuole non abbia criticità e incertezze - ha detto Toti sulla riapertura delle scuole e gli appelli per rimandarla - ma nulla che possa far prendere decisioni drastiche come un rinvio. Se lato scuola ci sono problemi come docenti, trasporti e personale Ata, quelli sollevati costantemente in appelli pubblici dai presidi, il ministero se ne faccia carico e ci dia una risposta. Altrimenti per noi resta valido quanto dichiarato in sede ufficiale dal governo, e cioè che la scuola sarà pronta il 14 settembre a ripartire».

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