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Covid, Bassetti: "In autunno sì al richiamo con il vaccino aggiornato ma senza obbligo"

Un esagerato allarmismo: così il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino definisce l'atteggiamento di alcuni colleghi medici nei confronti dell'andamento del covid in questi ultimi mesi

Un esagerato allarmismo: così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino, definisce l'atteggiamento di alcuni colleghi medici in relazione al covid in questa estate 2022.

Il rialzo della curva dei positivi e dei ricoveri c'è, ma "oggi in Liguria - dice Bassetti ad AdnKronos sottolineando come sia una regione con molti anziani - abbiamo una elevatissima circolazione del virus e di Omicron 5, stiamo seguendo tante persone positive a casa con gli antivirali". E sui vaccini aggiornati, dice sì in autunno, per i soggetti più fragili, ma senza obbligo.

"In ospedale tanti cittadini senza polmonite da covid"

Qual è la reale situazione negli ospedali? "Arrivano sì molti cittadini ma non hanno il covid, hanno un tampone positivo e poi altre patologie. Finché non si diversificherà chi ha polmonite da covid e chi ha tutt'altro e poi un tampone positivo, non ne usciremo". Insomma, il tampone è positivo ma i sintomi sono molto lievi quando non assenti, e il ricovero in ospedale è stato reso necessario per altri motivi.

Bassetti torna anche sui bollettini con la diffusione quotidiana dei dati relativi al coronavirus: "Dovevano essere adeguati alla situazione. Occorre dare un taglio netto anche ai tamponi eseguiti durante il ricovero ospedaliero. Poi serve organizzare in modo diverso gli ospedali, valutare chi è morto per covid e con covid. Di tutti i paesi che hanno avuta una fiammata estiva del covid noi sembriamo stare peggio. Questo perché in Italia parlano tutti, ognuno dice la sua ma non hanno mai visto un paziente".

Una forma di covid che "oggi è meno di un'influenza"

E infatti in Italia per il medico si sta ancora sbagliando la comunicazione sul covid: "Questo continuo terrorismo tutti i giorni sui casi e i tamponi, per una forma di covid che oggi è meno di un'influenza, non giova a nessuno e non aiuterà in autunno. Avere 60mila casi al giorno non vuol dire nulla. Omicron 5 è diversa dal virus di 2 anni fa, chi ha Omicron non fa la polmonite, tutt'altro".

Il richiamo del vaccino aggiornato in autunno: "Ma senza obbligo"

Per quanto riguarda il vaccino aggiornato alle nuove varianti, "i dati di Moderna ci dicono che arriverà a breve. Ma ad oggi non ho ancora sentito parlare di come organizzeremo la campagna vaccinale in autunno. Penso che la dose di richiamo, con un vaccino aggiornato, dovrà andare agli over65, ai fragili e agli operatori sanitari. A tutti gli altri si potrà suggerirla e spero che nessuno parli di obbligo vaccinale in autunno, visto che il 90% della popolazione è immunizzata con tre dosi".

L'influenza 'classica' tornerà ad alzare la testa

Nel frattempo si torna a parlare di influenza 'classica', dopo anni in cui è stata sottovalutata per parlare di covid. Tornerà e rialzerà la testa in autunno: "Sono tre anni che in qualche modo non la affrontiamo - conclude Bassetti - e anticorpi che per tre anni non vedono un virus sono meno forti, sono come soldati con armi spuntate. Quindi ci si deve concentrare sulla campagna vaccinale nei confronti dell'influenza per le categorie a rischio. Ben sapendo però che il vaccino, tanto che può, arriva al 50% di efficacia".

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