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Alberi di Natale della tradizione genovese al posto degli abeti: "Li ripianteremo sulle alture"

Il gruppo 'A Thousand Trees Project' propone corbezzoli, mirti, allori e altre piante del territorio al posto degli abeti, per un Natale più sostenibile: dopo le feste verranno piantati nell'entroterra

C'era una volta il Natale a Genova, quello fatto non di abeti ma di corbezzoli, mirti e allori. Piante autoctone, della tradizione locale, che reggono bene anche quando vengono ripiantumate sul territorio. Proprio grazie a questa caratteristica, il gruppo A Thousand Trees Project lancia l'iniziativa: comprare questi arbusti a prezzo scontato al posto dei classici abeti, addobbarli secondo la tradizione genovese, e poi, finite le feste, renderli alle montagne dell'entroterra, ripopolandole.

L'idea era partita l'anno scorso e aveva riguardato solo il levante cittadino, ma vista la buona riuscita dell'iniziativa - con un centinaio di arbusti ripiantumati - per il Natale 2022 si è allargata a tutta la città: corbezzoli, mirti e allori potranno essere comprati a prezzo calmierato in diversi vivai di levante, centro e ponente, con l'idea di piantarli sulle alture dei quartieri dove sono stati acquistati.

"L'iniziativa - spiega Matteo Ciappina di A Thousand Trees Project a GenovaToday - nasce per rendere le feste di Natale meno impattanti e più ecologiche. Sui nostri monti c'è stato qualcuno che, negli anni, ha cercato di ripiantare gli abeti che aveva comprato, ma con scarsi risultati. Ci vanno arbusti autoctoni. L'anno scorso dunque ci siamo organizzati e, con questo progetto, abbiamo piantato circa cento nuovi esemplari sul monte Moro. Quest'anno vogliamo fare di più e spingerci su tutto il territorio e l'enteoterra cittadino".

Si potranno comprare corbezzoli, mirti e allori di Natale presso il vivaio Savarese (corso Europa 1899), il vivaio Peirano (via Somalia 14) e il vivaio Robiglio Giovanni (viale Modugno 31). Presentandosi a nome del progetto si potrà chiedere, come alternativa al classico abete, un arbusto autoctono a prezzo calmierato, da addobbare come da tradizione ligure. E poi, finito il periodo festivo, si potrà riportare la pianta al vivaio o andare con i volontari a piantarla nei weekend dopo le feste: "Sappiamo che non sarà un'iniziativa sola a cambiare il mondo - conclude Ciappina - ma vogliamo comunque batterci per rendere le persone, specie i bambini, più consapevoli che anche il Natale si può festeggiare in maniera sostenibile".

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