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Cronaca Sampierdarena / Salita Superiore Salvator Rosa

Maxi antenna, lettera dei residenti: "Non siamo stati informati, importante la revisione del Pitm"

I residenti del borgo di Promontorio a Sampierdarena: "L'assessore Mascia ha annunciato la revisione del Protocollo d’Intesa per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti per la Telefonia Mobile, importante che i Municipi forniscano indicazioni entro il 31 luglio"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dai residenti del borgo di promontorio che si sono mobilitati da diversi mesi contro l'installazione della maxi antenna (il termine corretto sarebbe stazione radio base) sulle alture di Sampierdarena, in salita superiore Salvator Rosa. Una vicenda iniziata il 27 aprile che ha subito scatenato proteste dei cittadini e che è stata affrontata diverse volte in consiglio comunale. Si tratta, come noto, di un'antenna bianca e rossa di circa 24 metri che si staglia sul promontorio del Belvedere, zona che sarebbe vincolata dal punto di vista ambientale. L'assessore Mario Mascia aveva comunicato che "è stato avviato un procedimento di annullamento in autotulela dell’autorizzazione paesaggistica concessa al gestore Infrastrutture Wireless Italiane Spa, perché è stata rilevata la non corrispondenza tra il rendering presentato e il reale impatto visivo sul luogo".

VIDEO | Maxi antenna a Sampierdarena, le ragioni del no: "Le nostre richieste saranno accolte"

"Il Protocollo di Intesa per la Telefonia Mobile e la tutela del diritto all’informazione. Sono passati ormai 3 mesi da quando i residenti dello storico borgo di Promontorio, sulle alture di Sampierdarena si sono trovati a convivere con 'l’ecomostro', una Stazione Radio Base (SRB) alta 24 metri costruita da Infrastrutture Wireless Italiane Spa (Inwit).

Al sentimento di sdegno, perché gli stringenti vincoli paesaggistici imposti ai privati non sono stati applicati con lo stesso rigore al gestore telefonico, si è aggiunto lo sconcerto per non essere stati informati di quello che stava accadendo.

Eppure un documento che tutela il diritto all’informazione e partecipazione della cittadinanza esiste ed è molto esaustivo. Si tratta del Protocollo d’Intesa per l’installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti per la Telefonia Mobile (Pitm), siglato nel 2016 (con Addendum nel 2019) dal Comune di Genova, dai soggetti titolari di concessione di telefonia mobile, da Arpal, e dai Municipi e associazioni presenti sul territorio (Italia Nostra, Legambiente), che tra le proprie finalità elenca la corretta informazione della cittadinanza e stanzia fondi per le attività di informazione e formazione.

Tale protocollo, scaricabile dal sito del Comune di Genova, non sembra tuttavia essere in uso, e certamente non è stato applicato per informare i residenti di Promontorio. Per questo, tra le molte azioni che i residenti hanno avviato in questi mesi c’è stata la richiesta al Comune di assicurare la corretta applicazione del Pitm, richiesta a cui è stata data una prima risposta nell’ambito della seduta consigliare del 27 giugno u.s. Durante la seduta l’assessore all’urbanistica, avv. Mario Mascia, ha annunciato che è in corso di formalizzazione la proposta di annullamento in autotutela del progetto della SRB da parte dagli uffici della direzione urbanistica, in quanto è stata effettivamente rilevata la non corrispondenza tra il rendering del progetto presentato dal gestore e quello che risulta come impatto visivo percepibile sul luogo.

Parallelamente, l’assessore ha dichiarato che è stata avviata la revisione del protocollo d’intesa siglato nel 2016 con i gestori. 'Il protocollo d’intesa del 2016 in corso di revisione verrà applicato per il rilascio delle nuove autorizzazioni in itinere' ha detto Mascia. La bozza del nuovo protocollo d’intesa è stata inviata a municipi e associazioni, che hanno tempo fino al 31 luglio per rivedere il documento e proporre le proprie osservazioni.

Si tratta di un momento molto importante, come sottolineato dall’Assessore Mascia: 'Confido che i Municipi abbiano fatto propria l’esigenza di integrare le osservazioni delle associazioni ed esperti del settore che si sono occupati del problema e proporre le conseguenti modifiche al Pitm'.

Il Municipio Centro Ovest ha effettuato un’analisi dettagliata delle lacune presenti nella nuova bozza che ha già condiviso con il Comune.

Innanzi tutto, salta subito all’occhio che nella nuova versione proposta dal Comune è stato rimosso l’allegato A (Fondi per attività/iniziative – informazione/formazione/controlli), che avrebbe permesso, se applicato, di informare la popolazione sulle nuove installazioni. Di conseguenza è stata eliminata l’informazione ai cittadini dalla fase istruttoria.

Inoltre, la nuova bozza riduce significativamente i termini (già insufficienti) riconosciuti ai municipi per far pervenire ai gestori e agli uffici comunali le indicazioni circa le criticità presenti nelle aree di ricerca individuate per i nuovi siti e per effettuare le verifiche e gli accertamenti necessari. Vengono inoltre cancellati i termini per effettuare tentativi di concertazione con il gestore.

Manca infine l’impegno da parte di coloro preposti a concedere le autorizzazioni per nuove installazioni a coinvolgere i Municipi nella valutazione dei siti e ad effettuare sopralluoghi per verificare il reale stato dei luoghi ed evitare nuovi casi come quello di Promontorio. Il caso di Promontorio ha dimostrato quanto la collaborazione tra i cittadini e il Municipio sia fondamentale per la tutela del proprio territorio ed il rispetto dei luoghi del cuore. E quanto l’unione tra i rappresentati e i loro rappresentanti sia fondamentale per dare vita ad esempi virtuosi di partecipazione attiva alla vita delle istituzioni.

È auspicabile che anche gli altri Municipi non si facciano sfuggire questa occasione e forniscano le proprie osservazioni al Comune entro i termini stabiliti. E ci si aspetta che il Comune riveda la nuova versione del protocollo rendendolo più stringente e rafforzando i Municipi, anziché impoverirli. Per chi nel frattempo volesse sostenere la causa degli abitanti di Promontorio è disponibile un c/c a cui far
pervenire le donazioni: CTS OSS Liguria-IBAN: IT06L0503401416000000001113-Banca BPM (Ag. Struppa)-Causale: In conto
deposito per SRB Promontorio – Sal.Sup.Salvator Rosa Spese Legali e Varie".

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