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VIDEO | Amt inizia l'era Gavuglio: "La gratuità è stata un volano per innalzare la qualità del servizio"

In casa Amt l'era Gavuglio riparte da dove Beltrami ha lasciato: dalla gratuità del servizio pubblico. "Sarà una sfida grande",  commenta la neo-presidente Ilaria Gavuglio alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo Tursi. "C'è già un tavolo che sta iniziando a studiare quella che sarà la sostituzione dei ricavi da traffico con con altre entrate". Quelle dalle sanzioni ad esempio: "Stiamo studiando un recupero che ci permetta di raddoppiare almeno gli attuali incassi a beneficio della finanza dell'azienda".

Confermata, dunque, per il 2023 la proroga della gratuità della metropolitana (in alcune fasce orarie) e degli impianti speciali. Ilaria Gavuglio, esperta contabile, ha già fatto i conti: "La grauità ha avuto un importante effetto volano - spiega la presidente - solo nella fascia a pagamento della metropolitana l'incremento dei passeggeri che abbiamo registrato nei 12 mesi di gratuità è stato del 34%, a fronte di un incremento medio dei passeggeri su tutto il trasporto del 10%". Sugli impianti verticali, secondo i dati dell'azienda, la percentuale di traffico è stata del 44% in più in un anno di sperimentazione.

Capodanno, metro aperta e gratis tutta la notte

“Il costo della gratuità è ampiamente coperto dai benefici in termini di utenza -  ha spiegato in conferenza stampa Gavuglio - e rispetto al 2021 la società ha recuperato 7-8 milioni di ricavi da traffico“. Certo, non tutti ricavati dalla gratuità e non sufficienti a sanare completamente i conti dell'azienda che comunque chiude l'anno in pareggio: "Sono stati anni difficili (per via della pandemia, ndr) ma nel 2022 siamo stati bravi a recuperare ulteriori utenti persi grazie alla gratuità che ha incentivato le persone a usare i mezzi pubblici - dice la presidente - stiamo terminando il preconsuntivo, anche quest’anno chiuderemo in pareggio".

Amt, 7 multe su 10 non vengono pagate. L'azienda corre ai ripari

Ad aiutare il raggiungimento di questo obiettivo l'aumento di ricavi da traffico rispetto al 2021, stimato tra i sette e gli otto milioni. Ci saranno, però, anche tre milioni che il Comune di Genova, attraverso l'assessore alla Mobilità, Matteo Campora, si è detto pronto ad accantonare per l'aumento dei costi dell'energia, in attesa di un eventuale aumento delle risorse riconosciute dal governo per i ristori post covid. Esclusa, invece, l'ipotesi ricapitalizzazione, per cui sarebbe necessario che il bilancio chiudesse in perdita. 

Un serbatoio di ricavi sarà quello fornito dall'incasso delle multe operato finora in parte internamente e in parte tramite l'Agenzia delle entrate. Secondo i dati forniti dal direttore generale Stefano Pesci, l’azienda riscuote solo il 30% delle sanzioni elevate, incassando così circa 1,9 milioni all’anno con la previsione di salire a 2,5 milioni nel 2022. 

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