"Spoon River": da Edgar Lee Masters a Fabrizio De André, al Teatro Modena
Nel teatro capovolto, trasformato in un bosco metafisico, attori e danzatori fanno risplendere le anime nate dalla fantasia di Lee Masters e poi cantate da De André.
Torna in scena Spoon River, lo storico allestimento, realizzato nel 2009, ispirato alla celebre Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masterse a quel poetico e bellissimo album che è Non al denaro, non all’amore né al cielo di Fabrizio De André.
Era ed è il ritratto di un’umanità sospesa tra Genova e il mondo, evocata nella sala del Gustavo Modena – di nuovo svuotata delle poltroncine, per la sorprendente installazione spaziale e scenica di Marcello Chiarenza, sorta di bosco metafisico dove si muovono attori e danzatori, tra prosa, danza e musica. Qui riecheggiano le parole di un mondo tragicomico, meschino eppure vero, abitato da sognatori romantici o disillusi amanti. È la comunità di anime semplici e immortali che, nella regia di Giorgio Gallione, si svela evocando storie grandi e piccole, impastate di dolori e speranze. Il conformismo, l’ipocrisia, la fede, la schiettezza, le illusioni della vita: è il ritratto di una città, dei suoi abitanti, di una o mille vite.