"Partigiani non si nasce... si diventa": i Creuza de Sa raccontano in musica la storia di 'Ntuono
Martedì 30 aprile alle ore 19, in piazzetta dei Diritti (Music for Peace, via Balleydier 60), in occasione della festa della CGIL, arriva lo spettacolo "Partigiani non si nasce... si diventa".
Sarà l'occasione per raccontare in musica la vita del partigiano 'Ntuono, uno dei tanti giovani che hanno lottato per la nostra libertà. A suonare, il duo Creuza de Sa, composto da Vittorio Attanasio (voce e chitarra) e Fabrizio Cosmi (chitarra).
Una produzione delle associazioni Pro Natura La Collina di Gamalero (AL) e Coloriamo@Musica.
Creuza de Sa
A raccontare la storia del partigiano 'Ntuono sarà il duo Creuza de Sa, che ripropone brani di De André in maniera acusticamente più intima, anche mantenendo gli arrangiamenti più attuali dell'ultimo periodo di Faber. Il duo ripercorre anche un excursus nella canzone cantautorale italiana, inserendo storie, alcune vere, alcune lasciate alla fantasia e all'atmosfera del momento, altre che prendono spunto da una narrazione: in questo caso, la canzone d'autore fa da filo conduttore al racconto, come nel caso di "Partigiani non si nasce... si diventa".
Vittorio Attanasio inizia a suonare la chitarra come autodidatta, intraprende gli studi classici con il Maestro Pino Briasco di Savona, e in primo piano nel suo repertorio si trovano sempre brani di musica sudamericana. Partecipa a diversi workshop con il grande chitarrista brasiliano Marco Pereira. Nel 1987 fonda il gruppo Nos Quatro, tra i primi a portare la musica popolare brasiliana in Italia. Direttore artistico di diverse rassegne musicali, è stato manager dal 2003 al 2010 di Marco Pereira, Hamilton De Holanda, Orquestra do Fubà.
Fabrizio Cosmi si diploma presso la scuola di musica "Music Line" dopo una specializzazione all'ottavo anno in chitarra elettrica e acustica. Ha fondato la scuola di musica "Edilizia Musicale" di Genova e ha collaborato con Assemblea Musicale Teatrale, Gianfranco Reverberi, Band Rock'n'roll di Ghigo, Band di Kaballa, Wilma Golch band, Giuliano Cavicchi Big Band.
La storia di 'Ntuono
Dall'incipit dello spettacolo:
Mi chiamo Antonio, sono nato a Nizza (non del Monferrato, quella in Francia), il 3 dicembre 1920.
Mio padre, Michele, lavorava in un pastificio, faceva uscire dal laboratorio tutti i tipi di pasta e mia mamma, Maria, lo aiutava nei dolci: babà, sfogliatelle, ricce e la regina dei dolci napoletani… la pastiera!
Ero un bimbo felice, al mattino facevo colazione con cioccolata e croissant, questi ultimi li alternavo ai dolci di mamma e che mamma... La sera, dopo avermi rimboccato le coperte e dopo il bacio della buonanotte di papà mi raccontava delle storie, alcune inventate, altre volte apriva un libro e leggeva… Uno di questi, che ho portato poi sempre nel mio cuore era il Don Chisciotte… Sognavo Dulcinea e tutte le battaglie di quel pazzo, che tanti, tantissimi anni dopo scoprii che pazzo non era!
La mamma ebbe un solo difetto, o meglio si ammalò di una malattia difficile da curare, fu assalita da un’invincibile malinconia per la sua Napoli e i suoi fratelli…
Non ci fu nulla che papà poté fare se non lasciare il negozio e tornare alla loro terra.
Partimmo che mamma era incinta di cinque mesi…era di pomeriggio, non ricordo il giorno, l’anno, quello sì era il 1925...