"La caccia uccide: aboliamola": gli Animalisti Genovesi scendono in piazza
Domenica 7 ottobre il gruppo Animalisti Genovesi scende in piazza De Ferrari contro la caccia, dalle 15 alle 19. Gli organizzatori invitano tutte le associazioni con i loro striscioni e loghi.
Le parole del gruppo:
Lo scorso anno i morti a seguito di incidenti venatori sono stati 30, ai quali vanno aggiunti altri 84 feriti. Tra queste, le vittime totalmente estranee all'ambiente della caccia sono state ben 34 (10 morti e 24 feriti). Quest'anno la tendenza è ancora peggiore, e in poche settimane tra gli altri abbiamo avuto un'auto raggiunta da uno sparo, i volontari alla ricera di una ragazza scomparsa presi a fucilate, tre braccianti feriti mentre lavoravano nei campi, una famiglia con bambini piccoli sfiorata dai pallini mentre era seduta al ristorante, un ciclista raggiunto alle gambe, un bambino di otto anni ferito mentre giocava in giardino e numerose denunce per altri spari vicino alle case (costati tra l'altro il ferimento di un cane e la morte di un gatto domestico). Tutto questo senza contare gli incidenti che hanno coinvolto cacciatori: già 7 morti e almeno 9 feriti da arimi da caccia o per malori e cadute causate dall'attività venatoria.
Un vero bollettino di guerra: noi però riteniamo che i colpevoli non siano solo i cacciatori che premono il grilletto, per sfogare una passione sanguinaria e violenta. Altrettanto colpevoli sono tutte le istituzioni direttamente coinvolte, che non fanno nulla per fermare questa strage infinita di uomini e animali: dalle Regioni fino alle più alte cariche del Governo e dello Stato.
I cacciatori sono meno dell'1% della popolazione italiana: fino a quanto gli sarà consentito di insanguinare i boschi, tenendo in ostaggio gran parte dello splendido patrimonio naturale del nostro Paese?
Per questo chiediamo con forza ogni passo immediatamente attuabile verso una drastica limitazione dell'attività venatoria (numero delle giornate e delle spcie cacciabili, divieto di accesso nei fondi e terreni privati, drastico aumento delle distanze di sicurezza da case e strade, inasprimento delle pene per ogni forma di bracconaggio, istituzione del reato di omicidio venatorio), nell'attesa di raggiungere nel più breve tempo possibile l'unico obiettivo veramente degno di un Paese Civile: la totale abolizione della caccia.
Domenica pomeriggio saremo in piazza De Ferrari a ribadire queste nostre posizioni, unitamente a proposte concrete per gestire la presenza di cinghiali con metodi efficaci e incruenti: invitiamo le associazioni, i gruppi di attivisti, i media e tutta la cittadinanza a partecipare.