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Economia

Turismo, i red carpet vanno “in letargo” dopo un’estate da record

Il governatore ligure Giovanni Toti ha già inviato le lettere di ringraziamento ai 32 sindaci che hanno aderito all'iniziativa, autorizzandoli a rimuovere il tappeto rosso

Dopo un’estate da record in termini di affluenza turistica, è arrivato il momento di “ri-arrotolare” i tappeti rossi che il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha disseminato in 32 Comuni liguri proprio per incentivare il turismo.

La conferma è arrivata dallo stesso Toti, che ha reso noto di avere inviato già le lettere di ringraziamento ai sindaci dei Comuni che hanno acconsentito affinché l’ormai famoso (e contestato) red carpet venisse srotolato nei loro confini: «Siamo davvero contenti del clima di collaborazione che si è creato tra gli amministratori - ha commentato il governatore ligure - Sono loro i primi ad aver capito lo spirito dell'iniziativa e ad averlo comunicato nel modo giusto. Il red carpet ha fatto da ambasciatore a un'idea nuova di promozione turistica, che mette il turista e i suoi desideri al centro e presenta la Liguria come una esperienza unica da levante a ponente". 

Estate da record (con qualche polemica)

Non in tutta la Liguria, però, il tappeto rosso ha incontrato favori: diversi sindaci hanno rifiutato l’offerta di sfoggiare la passerella rossa, complice gli oneri di gestione e manutenzione non per tutti affrontabili. E sono state diverse le proteste per il modo in cui il red carpet è stato installato, come successo a Porto Venere, dove è intervenuta persino la Soprintendenza, o a Nervi, dove molti si sono lamentati per l’utilizzo dei chiodi che hanno “bucato” i mattoni rossi della Passeggiata Anita Garibaldi.

Proteste a parte, alla luce dei dati più che positivi sul turismo in Liguria (le presenze dal 2015 sarebbero aumentate del 10%, con 8,9 milioni di turisti nei primi sette mesi del 2017), Toti ha già annunciato di avere in serbo diverse iniziative per la campagna autunnale dell’ormai celebre #lamialiguria, l’hashtag che è riuscito a totalizzare i 20 milioni di visualizzazioni, con un’attenzione speciale alla gastronomia e ai prodotti tipici. 

In crescita i contratti di lavoro nel turismo

L’ulteriore dato positivo che emerge a conclusione di un’estate particolarmente intensa dal punto di vista della promozione, è l’aumento dei contratti di lavoro nel settore turistico. La Regione fa sapere che dal primo gennaio al 29 agosto 2017 sono 33.776 i lavoratori che hanno stipulato almeno un contratto in ambito turistico, di cui il 47,9% nella ristorazione, il 22,2% negli alberghi, il 18,5% nei bar e in altri esercizi simili senza cucina. 

Rispetto allo stesso periodo del 2016 la crescita complessiva sarebbe di 9.587 contratti stipulati (+39,6%), con pochi nei bar, nelle gelaterie e nelle pasticcerie. Nel 2017 si registrerebbe inoltre una crescita dell’1,6% delle imprese nel settore alloggio e ristorazione, dell’1,8% nel comparto noleggio e agenzie viaggi e del 2,6% nell’ambito delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento: «Turismo vuol dire soprattutto lavoro e sviluppo - ha proseguito Toti - ed è il motivo per cui fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo investito in questo settore. Oggi i numeri ci danno ragione e possiamo guardare al futuro con ottimismo perché prevediamo che possano ulteriormente incrementarsi i posti di lavoro e le opportunità di crescita. Non a caso nei primi mesi dell’anno in Liguria sono aumentate le nuove aziende in campo turistico». 

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