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Economia Centro / Piazza Piccapietra

Il Secolo XIX: c'è l'intesa per la cessione del giornale a Msc

Associazione Ligure Giornalisti, Gruppo Cronisti e Ordine dei Giornalisti: "Al fianco dei colleghi, subito garanzie su occupazione, livelli retributivi e futuro del giornale"

C'è l'intesa - al momento preliminare - per la cessione del quotidiano Il Secolo XIX che dal gruppo Gedi passerà a una società interamente controllata dal gruppo Msc. 

Le parti entreranno ora in negoziazioni in esclusiva per consentire lo svolgimento della due diligence e, parallelamente, procederanno alla predisposizione e discussione dei documenti contrattuali che disciplineranno l'operazione. Operazione – si legge ancora nel comunicato – che include anche le attività digitali e di raccolta pubblicitaria relative al Secolo XIX, nonché quattro testate a esso collegate quali The MediTelegraph, L'Avvisatore Marittimo, Il Giornale del Ponente Ligure e TTM – Tecnologie Trasporti Mare.

Ora Associazione Ligure Giornalisti, Gruppo Cronisti e Ordine chiedono immediate garanzie su occupazione, livelli retributivi e futuro del giornale. "Il Gruppo Gedi, dopo numerose smentite sulla possibilità vendita del nostro giornale, ha dimostrato ancora una volta tutta la sua poca credibilità - si legge nel comunicato sindacale del Cdr del Secolo XIX -. Siamo fortemente preoccupati, non tanto per una eventuale cessione a un gruppo economicamente solido come Msc da cui siamo in attesa di conoscere piani e investimenti futuri, ma quanto per le modalità con cui la rappresentanza sindacale è stata informata dell’avvio della due diligence. Ci auguriamo che il nuovo editore, qualora l’operazione si concluda positivamente, garantisca livelli occupazionali e retributivi partendo dal rispetto del contratto di lavoro".

La segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante ripercorre la storia delle proprietà del giornale, un monito a non abbassare la guardia: "Negli ultimi 30 anni Il Secolo XIX è passato di mano, con varie formule, quattro volte: all’inizio l’editore era il marchese Brivio Sforza, che poi cedette tutto al cugino Perrone, che trovò il modo di farsi inglobare dalla famiglia Elkann in Itedi che nemmeno un paio di anni dopo diventò la grande Gedi. Tutto distrutto in meno di 5 anni con la stessa foga e determinazione delle acquisizioni. Ora arriva il quinto passaggio di mano: Il Secolo XIX sarà venduto ad Aponte, imprenditore solido che in Liguria, anzi nei suoi porti, ha molti interessi".

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