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Domenica, 28 Aprile 2024
Iniziativa Coldiretti

Cimice asiatica, al via i lanci di insetti 'predatori' per la lotta biologica

La sperimentazione avviata da Coldiretti ha avuto luogo in tutte le province liguri ed è consistita nel lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, predatori naturali delle cimici

Giovedì 27 luglio 2023 è partita la sperimentazione portata avanti da Coldiretti per la lotta biologica alla cimice in Liguria. Il primo lancio di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, predatori naturali indigeni della cimice verde e della cosiddetta 'cimice dei boschi', oltre che della cimice asiatica, ormai tristemente presente sulle colture regionali, ha avuto luogo in tutte le province liguri, all’interno di aziende agricole socie debitamente selezionate nel corso delle attività di consulenza messe in atto nell’ambito della Misura 2 del Psr 2014-2022.

"Questa particolare strategia di lotta biologica - affermano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale - punta a contenere la problematica delle cimici, in particolare della cimice asiatica, in maniera totalmente naturale e a impatto ambientale zero, mediante il rilascio in campo di Anastatus bifasciatus e Trissolcus basalis, considerati, per l’appunto, insetti utili". Ciò avviene con il cosiddetto 'lancio aumentativo', che vede "un aumento della popolazione dei suddetti insetti utili indigeni in campo - spiegano i tecnici della Coldiretti - per parassitizzare le uova delle cimici". Gli insetti antagonisti delle cimici sono stati trasportati in contenitori isolanti, così da essere mantenuti al fresco, e successivamente liberati nelle aree identificate per la sperimentazione durante le ore meno calde della giornata.

La sperimentazione ha coinvolto tutta la Liguria, da ponente a levante. Il primo lancio è stato effettuato intorno alle 7:30 a Savona, presso l’azienda Olivicola "Canaiella", seguito a breve distanza da quello avvenuto a Cardini, in provincia di Genova, che ha interessato l’agriturismo "Le Olivette" tra le 8:30 e le 9:00. Il terzo e il quarto lancio, infine, hanno avuto luogo alle 10:30 e alle 11:00 rispettivamente ai due estremi della Liguria: a ponente presso l’agriturismo "C’era una Volta" di Camporosso, nell’imperiese, e a levante presso l’azienda agricola "Boragno Marco" di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia. In tutti questi casi, i lanci sono stati possibili grazie all'importante lavoro di monitoraggio messe in atto da Coldiretti Liguria a fianco delle imprese dell’intero territorio, finalizzato proprio a individuare le aree a rischio e la biologia dell’insetto sull'areale ligure. Un’iniziativa che vuole tentare di risolvere in maniera totalmente naturale e rispettosa sia dell’ambiente che delle persone i problemi legati alle cimici, che oggi, purtroppo, coinvolgono agricoltori e produttori appartenenti a diversi comparti cardine dell’economia ligure: dal floricolo e florovivaistico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo all’olivicolo.

"Siamo davanti a una vera e propria lotta biologica - aggiungono Boeri e Rivarossa - che prevede il controllo di un insetto dannoso attraverso l’immissione nell’ambiente di un altro insetto utile. Un metodo di lotta a impatto ambientale zero che, chiaramente, essendo dipendente dai ritmi della natura e improntato proprio al rispetto degli equilibri biologici, vedrà dei risultati con il tempo, ma in cui riponiamo piena fiducia”.

L’Anastatus bifasciatus e il Trissolcus basalis appartengono all’ordine degli imenotteri. Essi parassitizzano le uova di diverse specie di insetti, tra cui, per l'appunto, anche la cimice asiatica e le cimici "nostrane". Già in altre regioni questi insetti vengono rilasciati e utilizzati in programmi di controllo biologico zonali: viene dunque da sé che “la sperimentazione portata avanti da Coldiretti in Liguria - concludono il presidente ligure e il delegato confederale - si inserisce in un importante filone di progetti che, oltre a dar vita a un’azione di contrasto alla cimice diretta sulle differenti colture, si pongono l’obiettivo di valorizzare il ripristino nel tempo di condizioni di equilibrio naturale della stessa cimice asiatica".

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