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Cronaca

Spese pazze in Regione: Torterolo patteggia, Rixi e Bruzzone nei guai

Dopo il patteggiamento, Maurizio Torterolo se la cava con due anni di pena, ma ammettendo le proprie responsabilità "inguaia" automaticamente anche i compagni di partito Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone (Lega Nord) e tutti gli altri indagati

Era iniziato tutto a gennaio, con la denuncia della Finanza nei confronti di Edoardo Rixi, Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo, i tre allora consiglieri regionali di Lega Nord. Nel mirino delle Fiamme Gialle - che ipotizzavano il reato di peculato - erano finite le spese sostenute negli anni dai consiglieri, tra cui  si contestavano viaggi nel weekend e nei festivi (Ferragosto, Pasqua, ecc.) evidentemente non istituzionali, parcheggi, pranzi e cene. Sarebbero inoltre state ritoccate alcune ricevute fiscali rimborsate dalla Regione.

Adesso Maurizio Torterolo, dopo il patteggiamento, ha scelto di chiudere la vicenda con due anni di pena (ma essendo incensurato non andrà in carcere), a cui probabilmente si aggiungeranno pure, per gli effetti della legge Severino, l'ineggibilità a vita e lo stop al vitalizio.

Con il patteggiamento però Torterolo di fatto, con un clamoroso "mea culpa" giudiziario, ha ammesso le proprie responsabilità, e in questo modo "inguaia" tutti gli altri indagati (una trentina, per la vicenda delle "spese pazze" in Regione) tra cui in special modo Edoardo Rixi, neo segretario regionale della Lega Nord e assessore regionale allo Sviluppo Economico, e Francesco Bruzzone, presidente del Consiglio Regionale, che erano nel suo stesso gruppo e insieme a lui si erano difesi.

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