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Cronaca

Altri due controllori Amt aggrediti, Ugl: "Nuovo sciopero per la sicurezza"

I due lavoratori sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale Galliera. L'episodio è avvenuto in piazza Fontane Marose. Il sindacato Ugl Fna ha deciso così di proclamare una nuova protesta per chiedere maggiore sicurezza a bordo

Ancora violenza ai danni del personale di Amt. Poco dopo le 8.30 di martedì 26 settembre 2023 due verificatori titoli di viaggio sono stati aggrediti in piazza Fontane Marose e sono stati portati all'ospedale Galliera in codice verde.

"Sempre perseguendo la sicurezza dei dipendenti e degli utenti - dichiara Piccardo Roberto, segretario regionale Ugl Fna -, priorità per la scrivente organizzazione, siamo a proclamare la seconda azione di sciopero di 24 oer per martedì 10 ottobre. Vogliamo posti guida chiusi, completamente separati, come sui  treni. Servono controlli capillari sui bus, finalizzati al sanzionamento del mancato rispetto del regolamento di bordo".

"La sicurezza è data anche da tempi di percorrenza adeguati - prosegue Piccardo -, oggi non è così. Ultimamente si verificano diffusamente guasti alla fonia tra i bus e il centro operativo, questo non è accettabile. Non devono essere messi in servizio bus con fonia guasta o non visibili, Amt firma protocolli sulla sicurezza ambigui, senza date per gli obiettivi, con cose già dichiarate da un anno e mai applicate e poi fanno circolare 'pericolosamente' i bus senza la possibilità di chiedere soccorso in caso di bisogno, a causa di mal funzionamenti dei sistemi".

"Inoltre - insiste il sindacalista -, sicurezza è lavorare con microclimi adeguati e in ambienti igienicamente idonei, oggi siamo molto lontani anche su questi aspetti. Nonostante chi, per evidente interesse, rema contro alle nostre proteste, invitiamo i lavoratori e le lavoratrici ad aderire allo sciopero".

"Ricordiamo che chi soffre i disagi - prosegue Piccardo - e chi rischia non sono i dirigenti nei loro uffici, ma bensì i dipendenti nella loro quotidianità. La cittadinanza - esorta Piccardo - deve essere al nostro fianco perché il diritto a viaggiare in sicurezza riguarda anche loro. A chi non condivide la nostra lotta per il diritto a lavorare in sicurezza e a essere trasportati in sicurezza, diciamo di andare a farsi qualche giro al fianco degli autisti per vendere cosa sono costretti a subire ogni giorno".

"Poi si scala vettura ogni giorno per assenza di bus - conclude il sindacalista -, questo espone il personale ad aggressioni verbali per il disagio. Ogni autista dovrebbe uscire con un bus, ma, visto che non ci sono sufficienti vetture disponibili, un autista esce alla guida e uno a piedi. Quest'ultimo deve aspettare al capolinea che arrivi il collega partito prima e poi si scambiano il posto guida, con evidenti ripercussioni sui tempi di percorrenza".

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