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Cronaca Centro / Viale Sauli

"Parquet danneggiato e lavori mai partiti, da 4 mesi ci alleniamo in metà palestra"

La denuncia di Luca Mastropietro, presidente dell'Acli Santa Sabina, sulla situazione della palestra di viale Sauli: "Città Metropolitana ha incaricato un'azienda convenzionata per il ripristino dopo un allagamento, nonostante i solleciti tutto è ancora fermo e dal 16 ottobre i nostri ragazzi sono costretti a svolgere attività sportiva in un impianto ridotto al 50%"

"Da quattro mesi i nostri ragazzi sono costretti a svolgere attività sportiva in una palestra al 50%". La denuncia arriva da Luca Mastropietro, presidente della Us Acli Santa Sabina, squadra che allena i bambini del minivolley, i gruppi di avviamento delle medie e due gruppi agonistici di pallavolo nella palestra del Liceo Barabino, in viale Orti Sauli nel centro di Genova. L'edificio è di Città Metropolitana e ospita anche la società di Taekwondo del maestro Pietro Fugazza. 

Tutto è iniziato il 16 ottobre 2022 quando la rottura di un radiatore ha provocato un allagamento che ha rovinato una porzione di parquet, a quel punto Città Metropolitana ha incaricato una delle proprie aziende convenzionate per il ripristino, da allora è però cominciato il calvario per chi utilizza quotidianamente la palestra e, a distanza di quattro mesi, nulla è cambiato, perché i lavori non sono iniziati e i giovani pallavolisti sono costretti a svolgere attività sportiva utilizzando solo metà impianto, con tutte le difficoltà del caso. 

Il presidente Mastropietro, che è anche consigliere municipale in Bassa Val Bisagno per il Partito Democratico, spiega a GenovaToday: "Si parla tanto di politiche giovanili e di Genova capitale europea dello sport 2024, poi ci presentiamo con impianti del genere. Non sappiamo più cosa dire alle nostre famiglie e stiamo anche perdendo iscritti, siamo pronti a denunciare alle autorità se non verrà trovata una soluzione al più presto. L'impianto riparato doveva essere consegnato a fine gennaio, invece i lavori devono ancora iniziare. Quattro mesi con una palestra ridotta a metà sono stati difficilissimi. La responsabilità è di chi non interviene e di chi osserva senza fare nulla".

"Dopo qualche settimana dall'allagamento - ricostruisce Mastropietro - erano stati tolti dei listelli per far asciugare il fondo, poi mi è stato detto che l'azienda pensava di rifare tutto il parquet, infine a inizio gennaio che sarebbe stato fatto il 'rattoppo' nella porzione danneggiata, che nel frattempo si è allargata a causa dell'umidità. Ormai è passato un mese e un lavoro che credo si possa fare in una settimana non è nemmeno iniziato. Da quanto  mi risulta - sostiene il presidente dell'Acli Santa Sabina - Città Metropolitana ha già intimato all'azienda di fare l'intervento e ci sarebbero anche delle penali, noi però vogliamo delle risposte chiare, non è possibile continuare a fare attività sportiva in queste condizioni. A farne le spese sono 259 ragazzi e ragazze e le loro famiglie. Non è ammissibile". 

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