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Cronaca Pegli / Lungomare di Pegli

Bar sequestrato e arresti: operazione congiunta tra Polizia e Finanza

Sei persone indagate, sono accusate di aver rilevato il locale 'Libeccio' sul Lungomare di Pegli e di averlo intestato a un prestanome per nasconderne la riconducibilità al reale proprietario, Angelo Russo, detenuto e condannato per traffico di sostanze stupefacenti

Operazione congiunta della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato che ha portato all'arresto di alcune persone originarie della Campania, ma residenti a Genova, indagate per trasferimento fraudolento di valori, originariamente contestato con l’aggravante (non ravvisata dal Gip) di aver voluto agevolare la camorra. Nelle prime ore della mattinata di venerdì 27 ottobre 2023 i militari del Comando Provinciale di Genova e del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della Guardia di Finanza e il personale della Squadra Mobile e della Sezione investigativa del servizio centrale operativo di Genova (Sisco) della Polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo

Gli indagati sono accusati di aver rilevato l’esercizio commerciale denominato 'Libeccio' (bar gelateria, commercio e somministrazione di alimenti e bevande), sul Lungomare di Pegli, e di averlo fittiziamente intestato a dei prestanome allo scopo di nasconderne la riconducibilità al reale proprietario, Angelo Russo, originario del Rione Traiano a Napoli, attualmente detenuto, segnalato come condannato dalla Corte d’Appello di Napoli nel 2011 per traffico di sostanze stupefacenti e arrestato a Genova nel 2019, nel corso di un’operazione antidroga condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, in quanto facente parte di una rete di narcotrafficanti con base nel capoluogo campano.

Dalle indagini condotte da Polizia e Guardia di Finanza è emerso che Angelo Russo ha acquisito la titolarità di fatto del locale, attraverso l’intestazione di comodo a Liberato Soriente, originario di Torre Annunziata, ma da tempo residente a Genova dove ha sempre svolto l’attività di barista. Secondo gli inquirenti, nonostante la formale intestazione, l’attività di gestione del 'Libeccio' è risultata sempre personalmente diretta da Angelo Russo, il quale, celato dietro al prestanome e mediante l’utilizzo di capitali ritenuti di dubbia provenienza ha anche provveduto alla completa ristrutturazione del locale, che era stato oggetto di un incendio di natura dolosa nel 2016 quando l’attività era gestita dai precedenti proprietari.

"Per condurre il locale - spiega la Procura in una nota - il Russo si è avvalso anche di altre persone di propria fiducia, tra le quali il figlio Mario, appositamente trasferitosi a Genova da Napoli, rimasto recentemente ferito in un agguato perpetrato con colpi di arma da fuoco nel Rione Traiano. Sono inoltre intervenuti nella gestione del 'Libeccio', sempre per conto di Angelo Russo, anche altre persone, a questi ritenute vicine, tra cui Francesco Cinquegranella, figlio di un esponente di spicco della camorra, latitante dal 2002, Antonio Novelletti e una sorella dello stesso Angelo Russo, Antonietta. La fittizia intestazione del locale a soggetti di comodo ha consentito ad Angelo Russo di gestire il locale del Lungomare di Pegli ininterrottamente dal 2018, celando la riconducibilità dell’investimento alla propria persona ed evitando così possibili sequestri dell’attività economica derivanti dai gravi reati in materia di stupefacenti, per i quali è stato anche condannato in via definitiva".

Con il provvedimento cautelare eseguito in data odierna dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia è stata disposta la custodia in carcere per Angelo Russo, gli arresti domiciliari per Francesco Cinquegranella, Mario Russo e Antonio Novelletti e l’obbligo di dimora con presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria per Liberato Soriente e Antonietta Russo. Inoltre l’esercizio commerciale 'Libeccio' è stato sottoposto a sequestro preventivo e proseguirà l’attività sotto la gestione di un amministratore giudiziario. Contestualmente alle misure cautelari, la Guardia di Finanza e la Polizia stanno dando esecuzione a perquisizioni delegate dall'autorità giudiziaria di Genova a Napoli e in provincia di Udine.

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