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Vasco Rossi e l’emozione di cantare De Andrè: «Un solo verso di Crêuza de Mä, una marea»

Il rocker di Zocca commenta la partecipazione alla versione rivisitata del celebre brano di Faber, risuonata poco prima dell’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio

Cantare De André è una compito difficilissimo e una responsabilità immensa, soprattutto a Genova, soprattutto in occasione di un evento importante come l’inaugurazione del nuovo ponte della città, nato dalle ceneri di una tragedia. E cantare “Crêuza de Mä”, uno dei brani più iconici del cantautore genovese, moltiplica le sensazioni.

Lo sa bene Vasco Rossi, che insieme con altri 17 grandi artisti ha lavorato alla versione rivisitata di “Crêuza de Mä”, voluta e promossa da Dori Ghezzi insieme con Sony Music, Nuvole Production e la Fondazione Fabrizio De André Onlus per omaggiare Genova e i genovesi, celebrarne la lingua e l’essenza, in una giornata importante come quella dell’inaugurazione del nuovo ponte.

«Per cantare un solo verso mi sono immerso in un mare di sapori, profumi... solchi di visi e tradizioni - ha scritto quindi il rocker di Zocca - Ho viaggiato con i marinai emigranti del ridere, quelli con la faccia bruciata dal sole - ha scritto il rocker di Zocca - Sono stato con loro a casa di Andrea (che marinaio non è), abbiamo preso in giro i turisti svizzeri (che non ne sanno un cazzo di mare) e ho fatto l’amore con le loro donne.I marinai di Genova e di Faber».

Vasco ha quindi estrapolato il verso da lui cantato: "Figge de famiggia udù de bun che ti peu ammiàle senza u gundun”, e cioè "Ragazze di famiglia, odore di buono che puoi guardarle senza preservativo".

Oltre a lui, al brano hanno lavorato Mina, Zucchero, Diodato, Gianna Nannini, Mauro Pagani, Giua, Vinicio Capossela, Paolo Fresu, Vittorio De Scalzi, Jack Savoretti, Antonella Ruggiero, Francesco Guccini, Ivano Fossati, Ornella Vanoni, Giuliano Sangiorgi, Cristiano De André e Sananda Maitreya.

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