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No 'tampon tax' nella farmacia comunale di Sestri Levante: via l'Iva al 22% dagli assorbenti

Da metà luglio sarà la società Stella Polare Spa (partecipata del Comune che gestisce la farmacia) a farsi carico del costo dell’Iva al posto dei clienti

Via l’Iva dai prodotti igienici femminili a partire da metà luglio presso la farmacia comunale di Sestri Levante (gestita da Stella Polare Spa, società partecipata del Comune) La farmacia ha aderito alla campagna “No tampon tax”, che prevede lo sconto dell’importo Iva dal costo di assorbenti, tamponi e coppette mestruali. Prodotti che dal punto di vista fiscale non sono considerati beni di prima necessità e vengono perciò tassati al 22%. 

Sarà quindi la società Stella Polare Spa a farsi carico del costo dell’Iva al posto dei clienti della farmacia, che potranno riconoscere i prodotti interessati dallo sconto grazie a dei pannelli esplicativi legati alla campagna "Il ciclo non è un lusso".

Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante, ha commentato: "Nel prossimo Consiglio Comunale è iscritta alla discussione una mozione su questo argomento. Vuole essere un’azione di supporto alle donne, per cui l’acquisto di prodotti igienici è una necessità costosa e ricorrente: un’iniziativa che, in attesa di una più ampia azione a livello nazionale, ha l’obiettivo di dare sostegno in particolare alle fasce più deboli della città". 

'Tampon Tax', cos’è?

La tampon tax è l’imposta sul valore aggiunto applicata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali, considerati dal nostro sistema come beni di lusso e dunque tassati del 22% rispetto al prezzo originale.

In tutti i Paesi viene redatto un elenco di prodotti considerati di prima necessità che vengono tassati meno (e dunque offerti a prezzo più basso), e in Italia vi sono compresi beni di prima necessità come prodotti alimentari, libri, diversi farmaci. Non sono invece considerati di prima necessità sigarette, alcolici, caffè, computer e, appunto, gli assorbenti e i prodotti per l’igiene femminile.

In diversi Paesi la tampon tax non soltanto è stata ridotta ma in certi casi totalmente eliminata, mentre in altri sono state adottate iniziative finalizzate a offrire gratuitamente gli assorbenti soprattutto alle donne che appartengono a fasce di reddito molto basso, per cui gli assorbenti rappresentano beni di prima necessità estremamente costosi e difficili da acquistare. 

In Italia nel 2019 la Camera dei deputati ha approvato un emendamento al decreto fiscale che abbassa l’Iva dal 22 al 5 per cento, ma solo per gli assorbenti biodegradabili e compostabili (che sono usati in minima parte dalla popolazione femminile). L’ultima legge di bilancio ha invece confermato anche per il 2021 l’iva al 22% sugli assorbenti, ma nel frattempo sono moltissime le associazioni che si sono mosse per chiedere una revisione della Tampon Tax.

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