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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Genova Sessanta" in mostra a Palazzo Reale ma l'opera-manifesto ispirata ad una Carra' del 1974

La mostra dal titolo "La rivoluzione degli Anni Sessanta a Genova" ha inagurato nei locali del Teatro del Falcone in via Balbi. L'opera di Aurelio Caminati esposta e in locandina è stata commissionata per una Domenica del Corriere del settembre 1974

Gli anni Sessanta rappresentati da un'opera del 1974 con una biondissima Raffaella Carrà. La svista dei curatori della mostra a Palazzo Reale non può che far "Rumore".

"La rivoluzione degli Anni Sessanta a Genova" è l'esposizione inaugurata questa mattina, mercoledì 13 aprile, nei locali del Teatro Falcone in via Balbi. Stupisce il pubblico la scelta di utilizzare un'immagine degli anni Settanta, un dipinto realizzato nel 1974 del genovese Aurelio Caminati, per raccontare il decennio precedente. 
L'immagine iconica non è sfuggita a un lettore, Andrea Guglieri, che commenta: "Sarà senz'altro bellissima la mostra Genova Sessanta a Palazzo Reale, anche se l'autore del manifesto ufficiale ha scelto un'immagine del 1974; il ritratto di Raffaella Carrà, che campeggia sulla locandina dell'evento, è opera di Aurelio Caminati per una copertina della Domenica del Corriere del settembre di quell'anno".

Sfogliando il catalogo della mostra si legge che l'opera, di proprietà della famiglia De Ferrari, è datata "circa 1970" e i curatori spiegano: "Il ritratto della soubrette, i cui dettagli del volto sono ingigantiti e riprodotti in modo così preciso da diventare quasi irriconoscibili e apparire come dei segni astratti, è stato probabilmente ispirato a delle immagini mediatiche che circolavano in seguito al successo ottenuto nel 1970 dal programma televisivo Canzonissima, condotto da Corrado e dalla giovane Raffaella".

Certo, si potrebbe sostenere che il 1970 appartiente ancora al decennio precedente, ma perchè utilizzare proprio un'immagine a livello temporale così al limite? Considerando poi che il Caminati ha realizzato l'opera per una Domenica del Corriere pubblicata  - addirittura - nel settembredel 1974 come confermato anche dallo stesso pittore in un'intervista a cura della critica d'arte Viana Conti: "Tu hai fatto anche copertine per 'La Domenica del Corriere' e pubblicità per la Pavesi", domanda l'esperta. "Pura questione di sopravvivenza", risponde Caminati. "Per le copertine ho fatto Negus, Barnard, la Carrà, Leone, Gianni Agnelli…Per Agnelli ci sono state delle proteste, dicevano che l’avevo fatto “vecchio”, che avevo infierito troppo". Basta collegare due date per inquadrare il periodo: Leone fu presidente della Repubblica dal 1971, Negus deposto nel 1974. L'epoca della collaborazione tra Caminati e la Domenica del Corriere sembra dunque corrispondere alla metà degli anni Settanta più che a "circa 1970".

"Non serve essere specialisti - continua il lettore Andrea Guglieri - chiunque, a colpo d'occhio, può riconoscere la Carrà nelle immagini tipiche degli anni '70. Un personaggio-simbolo dell'epoca, quel che è stata dopo si regge sul successo strepitoso e caratteristico di allora. Nel 1974 è la Raffaella di "Furore" e di "Milleluci" con Mina, al culmine della popolarità e il ritratto di Caminati coglie esattamente il volto e il look di quel momento. Una vera icona pop e disco anni '70. E proprio "disco" anni '70 pare anche il font scelto: un altro indizio per l'ipotesi della svista tra '60 e '70. Però strano che nessuno se ne sia accorto".

GenovaToday, senza successo, ha provato a mettersi in contatto con Palazzo Reale, i curatori e la direttrice per capire le motivazioni di questa scelta che suscita quanto meno un: "Carramba, che sorpesa".

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