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Covid, dalla Regione ristori per 10,4 milioni di euro alle rsa della Liguria

Si tratta di una compensazione a fronte della mancata produzione (in particolare la riduzione del numero degli accessi), dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale e in generale in relazione ai maggiori costi sostenuti nell’anno 2020 a causa della pandemia

La Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, ha stanziato 10 milioni e 440 mila euro a livello regionale per ristorare le strutture private accreditate residenziali (Rsa) dedicate agli anziani, ai disabili, ai pazienti psichiatrici e con dipendenze.

Si tratta di una compensazione a fronte della mancata produzione (in particolare la riduzione del numero degli accessi), dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale e in generale in relazione ai maggiori costi sostenuti nell’anno 2020 a causa della pandemia. Oltre a questo, sempre relativamente al 2020, è stata soppressa la regressione tariffaria: in pratica, diversamente da quanto accadeva in precedenza, viene riconosciuto pienamente il valore della produzione effettuata dalle strutture. La regressione tariffaria sarà eliminata anche per il 2021 e per il futuro. Regione Liguria sta lavorando anche alla proposta di ristoro per l'anno 2021, che verrà approvata nel più breve tempo possibile.

«Si tratta di un primo, importante passo - commenta il presidente Toti -, che prelude alla riprogrammazione delle attività per il futuro. Si tratta poi di un riconoscimento al grande sforzo e impegno per la tutela delle persone più fragili che queste realtà hanno sostenuto nel 2020, nella fase più intensa e acuta della pandemia. Anche per quest’anno daremo un sostegno a queste realtà così importanti per il nostro territorio».

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