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Venerdì, 26 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, Bassetti: "Dopo tre anni abbiamo vinto la guerra". Ora preoccupa l'aviaria

Per Bassetti "si è verificato lo scenario migliore: tantissimi contagi da covid-19, purtroppo molti morti, ma nessuna variante più difficile"

Le nuove varianti del covid-19 non preoccupano più, a tre anni dalla comparsa del virus. A dirlo è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di infettivologia dell'ospedale San Martino di Genova. In un post su Facebook, il medico spiega: "I dati ufficiali e ufficiosi che arrivano dalla Cina ci dicono che il covid con la variante omicron ha contagiato un miliardo di persone, uccidendo moltissimi anziani. L’ondata iniziata a novembre si sta concludendo lasciando dietro di sè anticorpi e immunità".

Insomma, per Bassetti "si è verificato lo scenario migliore: tantissimi contagi, purtroppo molti morti, ma nessuna variante più difficile. Con la situazione cinese che non preoccupa più, Il covid non è oggi più un problema emergenziale. È una malattia come tante altre depotenziata dai vaccini e dalla elevatissima circolazione avuta con omicron. Dopo 3 anni abbiamo vinto la nostra guerra. Mettiamoci alle spalle il covid e tutte le sue regole. Viva la scienza!".

Adesso, però, a preoccupare è un nuovo virus, quello della cosiddetta influenza aviaria (o dei polli), una malattia causata dall'infezione con il virus H5N1 che può generalmente infettare pollame domestico e altre specie di uccelli e mammiferi. "Una recente analisi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - continua Bassetti - ha sottolineato che l’attuale evoluzione della malattia potrebbe rappresentare un grosso pericolo per gli esseri umani, con l’inizio della trasmissione da uomo a uomo su larga scala. Quali sono i rischi reali? Il virus è arrivato in Europa ed ha infettato visoni, foche, lontre e negli ultimi giorni migliaia di gabbiani in Scozia. La trasmissione all’uomo è già avvenuta mentre quella da uomo a uomo è difficile. Purtroppo però il virus dei polli è un virus molto mutevole anche più del covid. Quindi senza allarme bisogna lavorare per far sì che questo problema non ci colga di sorpresa. Vigilare, testare, spiegare. Tre cose semplici per tentare di evitare futuri problemi pandemici".

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