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Venerdì, 26 Aprile 2024
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"Un calcio all'azzardo": 60 ex ludopatici si sfidano a San Desiderio

Non solo un torneo di calcio, ma un percorso che ha coinvolto 60 persone nella trasformazione da giocatori d'azzardo a "giocatori puliti"

Due mesi di test, allenamenti e amichevoli, prima del quadrangolare "Un calcio all'azzardo", in programma sabato prossimo, 7 maggio, a San Desiderio. È l'iniziativa promossa dall'Asl 3 genovese, con il supporto di Alisa e della Regione Liguria, nell'ambito del progetto "Game Over - Azzardo Divora". Non solo un torneo di calcio, ma un percorso che ha coinvolto 60 persone nella trasformazione da giocatori d'azzardo a "giocatori puliti", finanziato con il Fondo straordinario del ministero della Salute per attività di contrasto al gioco d'azzardo, erogato annualmente alle Regioni.

Capofila del progetto è il Ceis di Genova che partecipa con una propria squadra, unitamente a quelle di Ser.D Asl 3, Cooperativa Ma.Ris e Csm Asl 3 di Voltri - distretto 8. L'organizzazione e la promozione sono curate dall'associazione Stelle nello Sport. "Lo sport può trasformarsi in un veicolo di aiuto e rinascita. Uno strumento per tornare alla socialità, a uno stile sano e magari anche a una vita all'aria aperta che ci era stata negata durante la pandemia. Questa per la Liguria è la stagione della ripartenza e lo deve essere anche per mettere all'angolo le problematiche causate, seppur indirettamente, dalle lunghe chiusure", commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. "È emersa una rilevante tendenza all'isolamento delle persone dipendenti da disturbo gioco d'azzardo e un contestuale aumento del comportamento patologico condotto attraverso modalità online - aggiunge Ina Maria Hinnenthal, direttrice del Ser.D della Asl 3 Genovese e referente del progetto - tale fenomeno ha riguardato non solo le persone con un disturbo già conclamato, ma è diventato diffuso e allarmante anche tra fasce di popolazione considerate finora non così a rischio anche a causa del lockdown, innescando una tendenza all'isolamento e alla chiusura sociale che va contrastata".

Lo sport, aggiunge l'assessore Simona Ferro, "si dimostra uno straordinario veicolo di tutela della salute anche sotto il profilo psicologico oltre che fisico e questa occasione diventa un ulteriore aiuto nell'assumere consapevolezza di uno stile di vita che vuole dire no al gioco azzardo", aggiunge l'assessore allo Sport, Simona Ferro. "Il percorso virtuoso di questi giocatori che utilizzano anche lo sport come strumento per abbandonare il gioco d'azzardo - dice - mi auguro possa costituire fonte di ispirazione per tutti coloro che davvero vogliono liberarsi dalle dipendenze. È risaputo che lo sport sia un grande produttore di endorfine, autentico antidoto alla ludopatia". Oggi, sottolinea l'assessore alle Politiche sociosanitarie, Ilaria Cavo, "non si presenta un torneo, ma un percorso che il torneo ha permesso. Il fatto di allenarsi, di socializzare e di essere avvicinati dai team ha permesso a queste persone di inserirsi in un percorso che li ha aiutati ad apprezzare il bello dello sport e a recuperare attraverso lo sport quelle sensazioni che altrimenti avrebbero cercato in maniera diversa. Siamo all'indomani della trasformazione del Sert in Serd ora sempre più in contrasto a tutte le dipendenze e non più solo alle tossicodipendenze".

Il programma di sabato prevede nella mattinata le due semifinali alle 10 e alle 11.15, poi il pranzo per tutti i protagonisti, la finale per il terzo posto alle 14.30 e la finalissima alle 15.45. A dirigere le gare gli arbitri del Csi, con la partecipazione speciale di Graziano Cesari. Alla premiazione finale parteciperanno anche due vecchie glorie rossoblucerchiate, Claudio Onofri ed Enrico Nicolini.

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