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Diede inizio all'insurrezione contro l'invasore austriaco, ricordato il Balilla

Scoperta una nuova targa in piazza Portoria per ricordare Giovanni Battista Perasso e il suo gesto, che risale al 5 dicembre del 1746

"Che l'inse?", "che la cominci?". Con queste parole, il 5 dicembre del 1746, il giovane Giovanni Battista Perasso, detto il Ballila, diede inizio all'insurrezione popolare dei genovesi contro l'invasore austriaco e anche quest'anno l'evento è stato ricordato con una commemorazione in piazza Portoria, proprio sotto la statua, che ne ricorda l'impresa.

Il giovane Perasso, infatti, dopo aver incitato la folla dei suoi concittadini, fu il primo a scagliare una pietra contro le truppe austriache e, facendo seguito a quel gesto, i genovesi insorsero, liberando così la città.

Alla commemorazione, oltre ai bambini delle scuole elementari, hanno preso parte Maurizio Daccà, direttore d'A Compagna, Tommaso Giaretti (assessore Manutenzioni Municipio I Centro Est), il consigliere Edoardo Di Cesare (Municipio I Centro Est), tre gruppi storici e la Filarmonica Sestrese, che ha eseguito l'Inno di Mameli.

"Quest'anno abbiamo voluto che le classi presenti fossero più numerose - ha detto l'assessore alle Tradizioni, Paola Bordilli - perché vogliamo condividere con loro una giornata legata alla storia della nostra città era doveroso condividerla con le giovani generazioni, affinché siano sempre più consapevoli del passato e della nostra storia. Sono contenta, ogni anno riusciamo a organizzare qualcosa per ricordare il Perasso e il suo atto eroico. Lo scorso anno abbiamo installato la nuova illuminazione che rende ancor più lustro alla statua, mentre quest'anno abbiamo installato una targa che ne racconta la storia".

"E proprio al legame con A Compagna - conclude Bordilli -, che voglio dedicare il ringraziamento speciale, perché è anche grazie a questo legame, che negli anni abbiamo potuto mantenere vivo questo ricordo, nella voglia di dare continuità a una storia genovese, che non si vuol fermare. 'Che l'inse' ci dà questo spirito, questo stimolo, ci fa ricordare che anche quando si è piccoli si può cominciare qualcosa, una bella cosa, come tutte quelle legate alla nostra città".

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