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Un'app per scoprire la street art di Genova con il progetto "Viceversa"

L'app mette in relazione 20 murales delle periferie e altrettante opere o luoghi del centro cittadino, tra musei e percorsi all'aperto

Un'app gratuita che mette in relazione 20 murales delle periferie e altrettante opere o luoghi del centro cittadino, tra musei e percorsi all'aperto: è "Viceversa", progetto presentato mercoledì pomeriggio nella Casa di Quartiere di Certosa, vincitore del bando Zip del Comune di Genova. Il lavoro è il frutto della sinergia fra una rete di cooperative liguri (Solidarietà e Lavoro,GeoScape ed Eureka), le Istituzioni e il territorio.  

All'incontro hanno partecipato Mario Mascia, assessore allo Sviluppo Economico, Martina Caputo, Municipio Valpolcevera, Michele Colnaghi, presidente. Municipio Centro Ovest, Olivia Zaina, direzione Area Sviluppo Economico, Stefano Marastoni, presidente Confcooperative Liguria. Ha introdotto e moderato Luigi Mucerino, presidente Rete Viceversa. 

Nel pomeriggio sono state numerose le testimonianze dei retisti e degli utenti che hanno usufruito delle attività proposte: scuole, associazioni, famiglie. A conclusione dell’incontro la visita e l’inaugurazione del muralesdell’artista Simonetta Littera. 

Obiettivo principale del progetto è la promozione di nuove forme di turismo culturale, attraverso inedite connessioni digitali e fisiche tra i musei cittadini e il patrimonio outdoor della Valpolcevera, grazie ad una web app gratuita che mette in relazione 20 murales delle periferie ad altrettante opere o luoghi del centro cittadino. La messa in relazione di due realtà culturali lontane per contenuto e collocazione (musei e percorsi all'aperto) e la fruizione di due approcci educativi diversi (tradizionale e digitale), ha consentito di attrarre un pubblico ampio e con interessi eterogenei, dove un luogo rimanda all'altro e… “viceversa”: ecco perché il progetto ha scelto questo nome. 

In questi mesi il progetto ha promosso azioni di contrasto alla povertà educativa attraverso l’offerta di visite elaboratori gratuiti, tradizionali e tecnologici, rivolti a scuole, centri estivi e famiglie, che hanno avuto luogo presso i Musei di Strada Nuova, la Biblioteca Cervetto, la Casa di Quartiere 13D Certosa e la Valpolcevera. E non sono mancate proposte didattiche inclusive, con gli strumenti della comunicazione aumentativa alternativa (Caa), ma anche robotica e coding in un'ottica di etica digitale e uso consapevole delle nuove tecnologie. 

Grazie alla connessione d’arte tra il murales di "This in Site Specific" di Ozmo,  omaggio alla scultura “Amore e Psiche" di Antonio Canova e la Maddalena Penitente", sempre di Canova, esposta presso Palazzo Bianco,  Rete Viceversa ha deciso di contribuire al riallestimento della sala dedicata alla statua della Maddalena, attualmente in prestito negli Stati Uniti, con contenuti video 3D e fotografici, offrendo a genovesi e turisti un servizio di speech di approfondimento con operatori museali di supporto, creando quindi nuove opportunità di lavoro, rivolte anche a soggetti svantaggiati,  

Il progetto ha dato il suo sostegno a una artista locale per la creazione di un nuovo murales , simbolo di rinascita nell’area urbana del Campasso, e ha preso parte al progetto sulla Memoria ” La Luce, presenza di un’assenza” con il Liceo Statale Klee Barabino, con l’installazione di due opere nella palestra di via Porro 4. 

Il progetto Viceversa, che giunge a conclusione, è stato finanziato grazie ai fondi del Pon Metro 2014-2020, integrato con lo strumento europeo React Eu del Comune di Genova.  

Ma quali sono le prospettive future? "Questo modello di promozione turistico-culturale può essere declinato a diverse realtà – racconta Luigi Mucerino, presidente di Rete Viceversa - auspichiamo, quindi, di poterlo proporre ad altri comuni del nostro Paese.Per la sostenibilità economica della rete e il proseguo delle azioni intraprese dal progetto a Genova, la speranza sta nell’individuare nuovi bandi di finanziamento e coinvolgere i principali attori del territorio. Vorremmo continuare a implementare la web app con nuove connessioni d’arte, anche grazie alla partecipazione attiva degli utenti (Citizen Science) e proseguire con le attività per le scuole curate dai nostri operatori didattici".

"Questo progetto di cui stiamo vedendo i risultati - dichiara l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di GenovaMario Mascia - è stato finanziato con il bando Zip, uno strumento di potenziamento delle competenze delle realtà del territorio, da cui sono scaturite nuove e importanti idee di impresa. In questo caso il progetto Viceversa sta dimostrando che l’utilizzo di nuove tecnologie è ormai indispensabile per il turismo e per la vita dei musei che si trovano a dover competere sul mercato del tempo libero con altre offerte di consumo culturali, cinema, teatro e concerti e che per questo necessitano di rimanere al passo con i tempi". 

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