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Cronaca San Fruttuoso / Corso Galileo Galilei

Skymetro, comitato del no all'attacco: "Manca il progetto, ma spuntano i cantieri"

Nuove polemiche sul progetto di prolungamento sopraelevato della metropolitana portato avanti dal Comune di Genova e contestato da una parte di cittadinanza, organizzata nel comitato 'Opposizione Skymetro - Val Bisagno sostenibile'

Nuove polemiche sullo skymetro, progetto di prolungamento sopraelevato della metropolitana portato avanti dal Comune di Genova e contestato da una parte di cittadinanza, organizzata nel comitato 'Opposizione Skymetro - Val Bisagno sostenibile' che propone il tram come alternativa. Proprio il comitato ha pubblicato alcune fotografie di cartelli relativi ai cantieri aperti, in cui si legge 'sondaggi geognostici Skymetro'. Proprio pochi giorni fa, in consiglio regionale, l'assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone aveva spiegato che il Comune di Genova non aveva ancora presentato istanze per l’attivazione della verifica di assoggettabilità alla Via (Valutazione d'impatto ambientale) e non aveva trasmesso alcun progetto.

"Non presentato lo studio di prefattibilità, non quello definitivo ma compaiono i primi cartelli di lavoro con il termine skymetro - attacca il comitato -, uno nella parte bassa di via Canevari e uno in Corso Galilei. La giunta, nella persona dell'assessore Campora, aveva assicurato che il progetto di fattibilità sarebbe uscito a fine febbraio 2023, al massimo a marzo. Seguiva quello di pre-fattibilità che abbiamo analizzato più volte (non trovando significativi approfondimenti), e ne doveva riprendere le caratteristiche principali. A fine maggio non si è ancora visto niente, e sappiamo che il ritardo è dovuto alle difficoltà che i progettisti trovano a disegnare una struttura che deve correre lungo il fiume rispettando i vincoli imposti dal piano di bacino e l'insieme delle norme ambientali che tutelano il territorio dal rischio alluvioni, oltre che alle difficoltà di non interferire con i servizi esistenti come linee elettriche ad alta tensione, reti di distribuzione del gas, sottoservizi fognari. Da notare - afferma il comitato - che fino a oggi ci hanno detto che i piloni dello Skymetro non interferiscono con i sottoservizi, ma lo dicevano prima di averne commissionato i rilievi. Per non  parlare del tipo di suolo su cui devono edificare, del fatto che le fondazioni dei piloni, potenzialmente enormi, rischiano di interferire con la falda acquifera profonda del Bisagno, utilizzata per rifornire gli acquedotti cittadini".

"Adesso - sostiene ancora il comitato 'Opposizione Skymetro - Val Bisagno sostenibile' - di fronte a questi enormi problemi, hanno iniziato a fare i rilievi. Sarebbe stato bello lo avessero fatto prima di lanciare un progetto assurdo e negativo, in termini di bilancio ambientale e sociale. Sarebbe bello che queste misurazioni avessero lo scopo di verificare la fattibilità dello skymetro, che fossero inserite in un percorso di trasparenza e partecipazione che potesse prevedere ancora la possibilità di abbandonare il progetto di fronte a questi problemi. Purtroppo - affermano ancora gli attivisti - abbiamo visto in altri progetti e situazioni che quando la realtà non è 'a norma di legge', si preferisce cambiare la legge invece che affrontare la realtà. Non a caso sembra si voglia rendere legale edificare in aree esondabili. Chissà, forse anche per aiutare la realizzazione dello skymetro. E allora noi vigiliamo - conclude il comitato - e continuiamo la nostra attività di informazione e controproposta, e invitiamo tutti ad attivarsi per cercare di bloccare questa opera pochissimo utile e molto dannosa. Anche quelli che pensavano 'non lo faranno mai'".

cartello cantiere skymetro

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