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Sabato, 27 Aprile 2024

VIDEO | In centinaia in coda per la riapertura del museo d'arte orientale Chiossone

Centinaia di cittadini in coda per il museo d’arte orientale Edoardo Chiossone di Genova, che ha riaperto le sue porte al pubblico con un appuntamento serale straordinario, venerdì 23 giugno, dopo quasi due anni di lavori di adeguamento strutturale e impiantistico realizzati con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Molti i genovesi che per l’occasione hanno voluto visitare l’edificio ospitato nel parco storico di Villetta Di Negro accedendo ora anche alla grande terrazza recuperata, con una vista straordinaria sulla città e sul porto.

La serata a ingresso gratuito è stata l’occasione per inaugurare la mostra “La grane onda. L’importanza dell’acqua nella cultura giapponese”, evento patrocinato dal consolato general del Giappone a Milano, allestito nell’ambito di The Grand Finale di Ocean Race.

La rassegna, che sarà visitabile fino al 24 settembre, è stata curata da Aurora Canepari e sponsorizzata da Iren: in mostra oltre 60 stampe a tema acquatico della collezione Chiossone, tra cui i celebri paesaggi di Hokusai ma anche scene di vita di città e soggetti fantastici.

Riapertura del museo d'arte orientale Chiossone a Genova

Il Giappone, circondato dal mare su tutti i lati e con un clima umido e abbondanti precipitazioni, ha sviluppato un rapporto forte e ambivalente con l'acqua: presenza familiare e vivifica quando irriga le risaie e dona una pesca fruttuosa, ma anche terribile minaccia, quando si manifesta con la forza dell’oceano o delle alluvioni. Nell’arte l’acqua è stata raffigurata in una varietà di soggetti fin dall'antichità: l’esempio più famoso è la “Grande onda” di Hokusai, opera che ha superato qualsiasi altra immagine esistente per numero di riproduzioni e iconicità.

Proprio attorno a questa celebre stampa, di cui il Museo Chiossone conserva un magnifico esemplare, si articola il percorso dell’esposizione temporanea. Non solo Hokusai: c’è spazio anche per Hiroshige, Kunisada, Yoshitoshi e altri maestri del periodo Edo.

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Tutto questo oltre al percorso permanente, rinnovato ma fedele all’ordinamento storico, che propone una selezione delle categorie artistiche collezionate da Chiossone: sculture buddhiste, armi e armature da samurai, rari reperti archeologici, maschere teatrale, smalti, porcellane, lacche e tanto altro.

Dopo l’apertura serale di ieri, il museo rimarrà aperto al pubblico da martedì a venerdì dalle 9 alle 19, e sabato e domenica dalle 10 alle 19,30. Il biglietto costa 5 euro, 3 euro ridotto.

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