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Costume e società

In Valle d'Aosta ci sono le... "Belin House"

Sono le casette per uccellini prodotte da un ragazzo valdostano che ha unito la passione per l'artigianato con quella per gli animali

Potrebbe sembrare una cosa buffa, a causa del nome che in Liguria ha tutto un suo significato. E invece la Belin House valdostana è una realtà nata da poco, che unisce l'amore per l'artigianato a quello per gli animali.

Come spiega "Gazzetta Matin", Belin House è un'idea di Simone Favre, nata durante il primo lockdown. Lui, artigiano, per sconfiggere la noia, ha iniziato a costruire simpatiche casette per uccellini in legno nella falegnameria del padre, alcune delle quali sono in realtà state apprezzate anche da galline e gatti. Le ha messe poi in vendita, personalizzandole e colorandole a seconda dei gusti dei clienti, ed è stato un successo. Volendo, si possono utilizzare anche come oggetto di arredo in casa.

Non si può dire che il nome del progetto sia arrivato per caso: la compagna di Favre è genovese e sicuramente la parola "Belin" strizza l'occhio ai liguri. Insomma, tra la magia del marketing e la particolarità di queste casette fatte a mano in stile svedese, l'idea è stata parecchio apprezzata. Quando le spedisce nelle case dei clienti, Simone inserisce nel pacco anche le istruzioni su come e dove posizionare le casette, con tutti i consigli del caso per popolarle (quale tipo di cibo dare ai volatili che arriveranno, e così via).

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