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Salute sessuale, quando fai una visita ginecologica ti senti a tuo agio?

Nasce il questionario Q+, prima ricerca nazionale mai effettuata in Italia sul tema delle cure ginecologiche di persone lesbiche, bisessuali, trans e non binarie

“Quando fai una visita ginecologica ti senti a tuo agio?” chiede come prima cosa Q+, il primo questionario anonimo per persone lesbiche, bisessuali, trans e non binarie. E così, rispondendo alle domande, i pazienti possono contribuire a migliorare l’accesso alla prevenzione e alle cure ginecologiche. 

Si tratta della prima ricerca nazionale mai effettuata in Italia sul tema della salute sessuale e delle cure ginecologiche di persone lesbiche, bisessuali, trans e non binarie. La letteratura internazionale ha mostrato che talvolta o spesso le persone LGBTI+ sperimentano un disagio/malessere legato all’incapacità di essere accolte nel modo adeguato dall’operatore sanitario.

E così è nato il progetto, da un’idea di Coming-Aut Lgbti+ Community Center APS – Centro Unar contro le discriminazioni di Pavia e con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e di Arcigay. Può concretamente migliorare l'assistenza sanitaria per le persone Lgbti+, grazie al questionario compilabile qui in forma anonima. 

Gli Studi di settore rilevano che non esiste una formazione specifica per il personale sanitario che si occupa di questo tipo di ginecologia. In particolare, riguardo le esigenze specifiche delle persone lesbiche, bisessuali, donne trans* sottoposte all’intervento di vulvo-vaginoplastica, uomini trans* FTM (da donna a uomo) non operate, persone non binarie con vagina. 

E questo incide negativamente sull’accesso ai servizi per la salute ginecologica. 

L’indagine di Coming-Aut LGBTI+ Community Center APS – Centro UNAR contro le discriminazioni e le violenze motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in collaborazione con Arcigay, vuole indagare il fenomeno dell’accesso alle cure ginecologiche dei gruppi sopra menzionati e rilevare eventualmente difficoltà, paure, dubbi, discriminazioni o all’opposto esperienze positive, nell’accesso alla medicina preventiva, alle cure di routine e di emergenza o ai servizi sanitari legati alla salute ginecologica.

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