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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Case, prezzi in leggera crescita nel 2023 secondo le previsioni

La media delle grandi città segna un incremento dei prezzi atteso tra l'1 e il 3%, mentre Genova dovrebbe attestarsi tra lo 0 e il 2%

Meno compravendite, ma prezzi leggermente più alti. Queste, in sintesi, le previsioni di un noto gruppo immobiliare per il 2023. “Il 2022 chiuderà con volumi di compravendite importanti, a livelli che non si vedevano da tempo. Alla luce di questo, il 2023 - afferma Fabiana Megliola, responsabile ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - secondo le nostre previsioni registrerà un calo delle transazioni e prezzi ancora in leggera crescita. L'aumento dei tassi di interesse, che inizia già a farsi sentire su chi necessita di importanti interventi di mutuo e le incertezze economiche e lavorative porteranno a un ridimensionamento della disponibilità di spesa. Potrebbe quindi accadere che, per una fascia di potenziali acquirenti, possano non esserci i requisiti per accedere al credito o per accedervi con importi più bassi.

PREVISIONI IMMOBILIARI 2023 Italia Grandi città Capoluoghi

di provincia

Hinterland

grandi città

COMPRAVENDITE Tra -10% e -8% Tra -8% e -6% Tra -10% e -8% Tra -10% e -8%
PREZZI Tra +1% e +3% Tra +1% e +3% Tra +1% e +3% Tra +1% e +3%
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

GRANDI CITTÀ PREVISIONE ANDAMENTO PREZZI NEL 2023
BARI Tra +2% e +4%
BOLOGNA Tra +2% e +4%
FIRENZE Tra +1% e +3%
GENOVA Tra 0% e +2%
MILANO Tra +3% e +5%
NAPOLI Tra 0% e +2%
PALERMO Tra 0% e +2%
ROMA Tra +1% e +3%
TORINO Tra 0% e +2%
VERONA Tra +2% e +4%
Media grandi città Tra +1% e +3%
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

"Il segmento dell’abitazione principale - prosegue Megliola - nel 2023 dovrebbe registrare comunque volumi interessanti grazie al desiderio di acquistare casa. Ci aspettiamo una tenuta dell’investimento, ancora di più se l’inflazione dovesse restare a livelli elevati. Gli investitori torneranno a puntare sugli affitti turistici alla luce del recupero dei flussi, sulle aree delle grandi città interessate da interventi di riqualificazione e sulle località turistiche attrattive, in grado di garantire una redditività interessante".

"Potrebbero soffrire maggiormente le zone più popolari - spiega Megliola - e, in generale le aree dove si riversano coloro che hanno budget più contenuti (ad esempio i giovani e le famiglie monoreddito). La riduzione della disponibilità di spesa potrebbe spostare gli acquisti verso le periferie e l’hinterland delle grandi città, soprattutto se c’è una ricerca di soluzioni nuove e indipendenti. Non si potrà escludere un ridimensionamento delle metrature ricercate. La prudenza che sarà messa in campo dai potenziali acquirenti determinerà l’allungamento dei tempi di vendita".

"Il segmento del lusso - chiarisce Megliola - terrà grazie alla spinta di una domanda di nicchia e a una bassa offerta. Sembra confermarsi la ricerca del nuovo anche se si dovranno fare i conti con gli aumenti dei costi di costruzione e un rallentamento dei cantieri. L’offerta sarà ancora esigua, soprattutto nelle metropoli, e questo determinerà un leggero aumento dei valori. Quest’ultimo è comunque previsto anche nei capoluoghi di provincia e nell’hinterland delle grandi città".

"Le locazioni - conclude - continueranno sul sentiero di recupero grazie a una buona domanda. L’offerta non sempre sufficiente, soprattutto alla luce del ritorno degli short rent, sarà causa di un ulteriore aumento dei canoni. Sarà determinante l’andamento dell’economia di cui si attende un ridimensionamento della crescita, in parte attutito dagli interventi del Pnrr. Il 2023 vedrà compravendite intorno a 680-700mila mentre i prezzi chiuderanno tra +1% e +3%”.

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