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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Calenda a Genova: "Azione sta all'opposizione, chi sostiene Bucci si dimetterà"

Calenda ha presentato i nuovi iscritti al partito: "Ho chiesto a Roberto Donno, Cristina Lodi e Pippo Rossetti di riorganizzare il partito che cresce"

Non poteva non arrivare un chiarimento dopo giorni di tensione, e alla fine è arrivato: Azione, a Genova, sta ufficialmente all'opposizione. E chi appoggia il sindaco Bucci lascerà il partito.

È stato lo stesso segretario nazionale Carlo Calenda a dettare la linea del suo partito lunedì mattina, a Genova, in occasione della presentazione dei nuovi iscritti, tra cui la consigliera comunale Cristina Lodi e il consigliere regionale Pippo Rossetti, entrambi ex Pd, passati ad Azione con circa una trentina di ex esponenti dem. Calenda ha chiarito che "Azione è già in opposizione al sindaco Marco Bucci, in consiglio comunale non c'è e non c'è stato un gruppo di Azione a favore di Bucci".

Calenda: "Donno, Lodi e Rossetti punti di riferimento di Azione in Liguria"

Il segretario nazionale ha anche ricordato che il suo partito non si era presentato alle elezioni con la coalizione che ha sostenuto Bucci: "Ci sono due ragazzi che stimo, che si erano autosospesi dal partito per partecipare alla lista civica e lì rimarranno. Li abbiamo riammessi, ma ora è necessario fare chiarezza con gli elettori, nostri e loro: andranno a pieno titolo a lavorare per Bucci e si dimetteranno dai ruoli in Azione". 

Calenda ha poi parlato dei nuovi ingressi in Liguria: "Per Azione sono un grande salto qualitativo. Sono persone che hanno sempre lavorato in modo serio e hanno fatto una scelta di coraggio perché lasciano un partito più grande. Ho chiesto a Roberto Donno, Cristina Lodi e Pippo Rossetti di riorganizzare il partito che cresce: loro saranno i punti di riferimento. Normalmente le persone vengono solo quando è facile, venire quando è idealmente giusto, è tutta un'altra cosa". 

Il caso dei consiglieri di Genova Domani: "Noi da sempre con Bucci"

La precisazione si era resa necessaria dopo gli ultimi eventi: Lodi e Rossetti avevano dichiarato che sarebbero rimasti all'opposizione, parole confermate dal capogruppo alla Camera di Azione Matteo Richetti. Ma questo aveva fatto saltare sulla sedia i consiglieri comunali e municipali iscritti e dirigenti di Azione, eletti nella lista Genova Domani, a sostegno di Bucci: vero è che si erano autosospesi al momento delle elezioni e avevano partecipato senza simboli, ma successivamente erano rientrati nel partito, ricoprendo anche ruoli nel direttivo regionale e provinciale di Azione. 

"Fino a oggi, non avendo rappresentanti di Azione in consiglio comunale, potevamo tollerare il doppio registro - ammette Calenda - oggi non più. Anche Bucci ha chiesto un chiarimento: li ho incontrati stamattina e abbiamo condiviso che loro proseguiranno il mandato popolare che hanno ricevuto". Per quanto riguarda il ruolo di opposizione, Calenda - che si è detto favorevole al rigassificatore a Vado - spiega che "se un provvedimento è giusto, lo si sostiene come farò con l'abolizione dell'abuso d'ufficio; se un provvedimento è sbagliato, non solo bisogna dirlo, ma proporre qualcosa di alternativo".

Infine, il leader di Azione precisa che "ho stima per Bucci, che non abbiamo sostenuto a causa di una maggioranza davvero troppo di destra. Ma deve aspettarsi da noi un’opposizione costruttiva".

I consiglieri di Genova Domani: "Linea politica cambiata, prendiamo atto"

I consiglieri municipali e comunali di Genova Domani, dopo le parole di Calenda, parlano di cambiamento della linea politica di Azione: "Non possiamo che prenderne atto, Azione era il partito nel quale ci siamo riconosciuti fino a oggi. L'opposizione all'attuale amministrazione comunale, che non condividiamo, è incompatibile con il nostro ruolo di amministratori locali eletti nella lista civica Genova Domani a sostegno di Marco Bucci sindaco".

I quattro rassegnano quindi le dimissioni dal partito: "Restiamo coerenti al mandato elettorale per rispetto dei cittadini genovesi ed in particolare dei diecimila che hanno espresso la loro fiducia alla lista che rappresentiamo. Ci siamo sentiti messi alla porta da quella che consideravamo casa nostra, restiamo convinti di non essere stati noi ad aver sbagliato indirizzo. Il nostro impegno con Genova Domani continua e si rinnova anche in vista delle importanti sfide che attendono Genova e la Liguria".

"Differenze con Schlein profondissime"

Infine, parlando di Elly Schlein, segretaria nazionale Pd che aveva commentato lo strappo genovese dicendo che i consiglieri "forse avevano sbagliato prima", Calenda aggiunge: "Le differenze con Schlein sono profondissime. Per quanto concerne la politica ambientale, quella della Schlein non ha basi, non potrebbe essere realizzata perché oggi non ci sono le condizioni per andare tutto in rinnovabili: devi avere o il nucleare o il gas. È un dato di fatto, non un'opinione".

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