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Domenica, 28 Aprile 2024
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No funivia, la protesta davanti a Tursi: "40 milioni per un'opera inutile"

L'appuntamento questa mattina davanti alla sede del Comune di Genova, per poi assistere alla commissione consiliare

"Loro sopra le nostre teste, noi con i piedi per terra": lo slogan, ripetuto sugli striscioni davanti a palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, è quello che da sempre usano i comitati contrari alla funivia sopra al Lagaccio. Associazioni e coordinamenti territoriali si sono dati appuntamento nella mattinata di oggi, mercoledì 8 novembre, per un presidio e infine per assistere alla commissione consiliare monotematica sul tema. 

"No alla funivia": il presidio davanti al Comune

"No - ribadiscono i comitati, che hanno organizzato nel tempo diversi presidi, assemblee e flash mob - a spendere più di 40 milioni di euro per la funivia, un'opera inutile senza ricadute positive sul quartiere e la città: sì alle alternative possibili".

L'opera, finanziata con fondi Pnrr, prevede 2,2 km di percorso diviso in due tronchi e tre stazioni: Principe, Lagaccio e forte Begato.

"Per quasi due anni  - hanno ricordato i comitati nel tempo - dai primi annunci dell’opera, il sindaco Bucci e la Giunta hanno voluto venderci l’idea che la costruzione della funivia fosse un’opera strategica per collegare la città ai forti, che sarebbe servita anche da tpl e che avrebbe avuto impatti minimi sul territorio e su chi lo abita. Da 'Il Lagaccio sarà la vetrina di Genova' a 'I tralicci ricorderanno la Tour Eiffel' non c’è stato limite all’inventiva per convincere la città di un’opera non solo inutile e costosa ma anche degradante l’ennesima servitù in un’area che già soffre di una forte carenza di servizi e dei disagi di un’urbanizzazione selvaggia".

I cittadini, con l'aiuto di alcuni esperti, avevano anche rielaborato nuovi render a partire dai dati e dai documenti ufficiali del progetto: "È evidente che la funivia avrà un impatto devastante non solo sul Lagaccio ma anche su Oregina, San Teodoro e Granarolo".

L'iniziativa di mercoledì mattina è stata promossa dal coordinamento associazione Oregina-Lagaccio, Cgil, Spi-Cgil, MobìGe, Wwf, Famiglie senz'auto, Con i Piedi per Terra, Auser, Italia Nostra e Legambiente Polis.

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