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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Approvato il nuovo piano sociosanitario dopo 24 ore di consiglio regionale

Dopo una seduta durata 24 ore è stato approvato, tra le polemiche, il nuovo piano sociosanitario

Ventiquattro ore: tanto è durato l'ultimo consiglio regionale dedicato al nuovo piano sociosantario 2023-2025, tra scontro politico, sit-in in aula, sospensioni, "pisolini" improvvisati e tanto caffè. L'aula ha approvato il testo mercoledì verso l'ora di pranzo, dopo ulteriori polemiche dovute all'approvazione in tarda serata di un maxiemendamento "canguro" che ha azzerato i 137 emendamenti presentati dall'opposizione e ha di fatto sostituito l'intero piano in discussione.

Esaminati, invece, ottanta ordini del giorno, su circa un centinaio inizialmente presentati: ritirati gli altri da parte degli stessi proponenti e approvato solo un documento del consigliere di Azione, Pippo Rossetti, emendato dalla giunta. Prima del voto, applauso bipartisan dell'aula per gli uffici che hanno lavorato per 25 ore consecutivamente. Infine, il piano è stato approvato con 19 voti favorevoli del centrodestra e 12 contrari.

"Il volume degli emendamenti presentati dalle opposizioni ha doppiato quello del testo che era in discussione – osserva il presidente della Regione Giovanni Toti -. È evidente che alcuni erano su provvedimenti che stavano a cuore anche alla minoranza e mi spiace non aver potuto aprire un confronto su elementi che avrebbero potuto anche rappresentare un contributo di valore a quel testo. Molti altri, però, erano ripetitivi, non centrati o addirittura posti con l’unico obiettivo di fare ostruzionismo".

"Il parere favorevole del consiglio regionale - sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - che conferma alcuni aspetti particolarmente positivi tra cui il rafforzamento dell’offerta territoriale, una sempre maggiore presa in carico individualizzata e un ulteriore salto di qualità nella direzione della digitalizzazione. Siamo di fronte a un piano che arriva alla fine di un percorso di condivisione. Questa amministrazione, infatti ha individuato, per la prima volta nella storia dell’approvazione di un piano, la conferenza dei sindaci di ciascuna Asl come il luogo indicato per la sua illustrazione in bozza".

Le proteste per il maxiemendamento "canguro"

Nel frattempo, tra l'opposizione si mormora che il maxiemendamento sia stato presentato dal presidente della commissione Salute, Brunello Brunetto, e non dalla giunta, per aggirare il rischio di ricorso al Tar ventilato ieri dagli stessi consiglieri di centrosinistra: era stata, infatti, la giunta a prevedere nella prima approvazione del piano che tutte le osservazioni del ministero e le successive proposte di modifica sarebbero state analizzate in commissione, prima di passare in aula. Il ricorso al Tar non è comunque stato escluso dalla minoranza, come da dichiarazioni nelle pagine successive di questo articolo.

Sul merito di alcune rivendicazioni della minoranza, il presidente Toti ha rilevato che "si sono finalmente accorti che in Italia negli ultimi 20 anni, più della metà dei quali da loro governati, si è sbagliata la programmazione di formazione e assunzione di medici e specializzandi. Me n'ero accorto anch'io".

Nella pagina seguente, le novità del nuovo piano approvato e le reazioni politiche.

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