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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Incidenti lavoro, Genova maglia nera in Liguria": la manifestazione davanti alla prefettura

La manifestazione per chiedere più sicurezza sui luoghi di lavoro dopo il tragico incidente mortale nel cantiere Esselunga di Firenze: "Questi infortuni sono figli di massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro e sono conseguenze di scelte, non sono una fatalità" dicono i sindacati

No alle morti sul lavoro, più sicurezza e meno precarietà per azzerare gli incidenti: è la richiesta che è arrivata forte e chiara dalla manifestazione indetta da Cgil e Uil che si è svolta ieri, mercoledì 21 febbraio, davanti alla prefettura di Genova. A scioperare, dopo l'incidente mortale nel cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga a Firenze, i lavoratori metalmeccanici ed edili con presidi in tutta la Liguria.

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Alla manifestazione hanno partecipato lavoratrici e lavoratori di ogni settore, a testimonianza della gravità del problema in ogni luogo di lavoro e sindacati hanno sottolineato come, sul fronte degli incidenti, Genova sia maglia nera in Liguria."Nel nostro Paese - fanno sapere i vertici di Cgil Genova e Uil Liguria - si continua a morire di lavoro. I dati sugli infortuni, le morti e le malattie professionali parlano chiaro anche in Liguria. Sono state 19.248 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023. I dati Inail, elaborati dall’Ufficio Economico Cgil, indicano come la maggioranza degli infortuni è avvenuta a Genova che con 10.523 denunce rappresenta il 54,7% del totale delle denunce di infortunio della Liguria; segue Savona: 3.594 (18,7%); La Spezia con 2.820 denunce (14,7%); Imperia 2.311 (12,0%). Le vittime di infortunio sul lavoro sono prevalentemente lavoratori tra i 55 e i 59 anni, ma il maggior incremento rispetto all’anno precedente (+32 per cento), si è verificato tra gli over 75 anni. Gli infortuni mortali sono stati 22, di cui 6 a Genova, una media di 1 morto sul lavoro ogni 16 giorni".

In forte aumento le malattie professionali che si attestano a 1.433 denunce, soprattutto per le donne (+52%) e in provincia della Spezia (+66).

"È inutile parlare di cordoglio: il governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le loro responsabilità. Gli infortuni sul lavoro sono figli di massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro e sono conseguenze di scelte, non sono una fatalità. Qualcuno ha deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio, deregolamentando la catena degli appalti fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte siano presenti in un cantiere. È inaccettabile costringere le persone migranti a lavorare in clandestinità. Uil e Cgil vogliono che siano affidate tutte le agibilità necessarie per gli Rls, Rlst, delegati di sito alla sicurezza, occorre il ripristino della parità di trattamento negli appalti e la responsabilità dell’impresa committente. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A partire dai cantieri".

I sindacati hanno anche chiesto al prefetto Cinzia Torraco di sollecitare il governo a trovare soluzioni concrete a partire dalla modifica della normativa sugli appalti, l'applicazione corretta dei contratti che garantisce anche legalità e il ricorso alla formazione continua affinché i lavoratori abbiano tutti gli strumenti per tutelare la loro incolumità.

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