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Cronaca

Morti sul lavoro, il grido d'allarme: "Nel Nord-Ovest calano, in Liguria aumentano"

Il segretario regionale della Cgil Calà ha presentato alcuni dati Istat, da inizio anno sono 18 gli infortuni mortali, due in più rispetto al 2022

Grido d'allarme della Cgil, per voce del segretario regionale Maurizio Calà, sui dati relativi ai morti sul lavoro in Liguria. Secondo i dati forniti dal sindacato, tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2023 sono stati 18 gli infortuni mortali, due in più rispetto ai 16 del 2022, con una media di quasi due morti sul lavoro al mese e una variazione percentuale del + 12,5 per cento rispetto a dodici mesi fa

Calà (Cgil): "La mattanza continua nell'indifferenza della politica"

"Continua la performance negativa della Liguria - attacca Calà - e la mattanza continua nell’indifferenza della politica. Non si va oltre a un comunicato di cordoglio, si tratta di un'emergenza non più sostenibile. In queste ore si sta svolgendo in tutto il Paese lo sciopero del trasporto ferroviario rispetto alla tragedia di Thurio di Corigliano Rossano in Calabria. E il Governo, anziché aumentare il numero degli ispettori e le ispezioni sui luoghi di lavoro, le risorse agli organi di vigilanza e agli enti preposti, la formazione e la prevenzione, deregolamenta il sistema degli appalti e dei subappalti e non destinata investimenti a questa che è ormai una mattanza".

Liguria in controtendenza rispetto al Nord-Ovest

E la Liguria va in contro tendenza rispetto al Nord-Ovest, dove ha la performance peggiore, ma anche rispetto al dato nazionale. Secondo le elaborazioni del responsabile dell’ufficio economico Cgil Genova e Liguria Marco De Silva su dati Istat, le denunce di infortunio sul lavoro sono in calo in Piemonte -9,1%, la Valle d’Aosta -85,7% e la Lombardia -6,1%. "In totale nel Nord-Ovest si contano al 31.10.2023 ben 228 infortuni con esito mortale, con un calo di 20 decessi pari al -8,1%; unica eccezione, appunto, la Liguria con gli infortuni mortali in aumento sul periodo gennaio ottobre 2022".

I dati a livello nazionale e gli ultimi casi in Liguria

Anche a livello nazionale i morti sul lavoro sono stati in calo: 41 (-4,5%) rispetto all’anno precedente su un totale di 868. Rispetto ai dati delle province: Genova ha avuto 6 infortuni mortali, Imperia 5, La Spezia 4, Savona 3. Tra gli ultimi episodi l'operaio 76enne travolto da un'automobile in autostrada sulla A12 tra Deiva e Sestri Levante e il 55enne morto a La Spezia mentre stava lavorando a un macchinario. A Genova invece un uomo aveva perso la vita a febbraio dopo essere caduto da un'impalcatura. Tra gli ultimi infortuni sul lavoro, non mortali, quello dello scorso 23 novembre: un operaio colpito da un new jersey che veniva spostato a Ponte Parodi. L'uomo era finito in codice rosso all'ospedale. 

Maestripieri (Cisl): "Non basta sensibilizzare, serve terapia d'urto"

Luca Maestripieri, segretario ligure della Cisl, aggiunge: "Questi dati stanno assumendo dimensioni indegne di un territorio civile. Ci domandiamo se, di fronte alle 18 persone decedute in 10 mesi e al dramma delle loro famiglie, nessuno si senta in dovere di fornire una soluzione a queste continue tragedie. Sensibilizzare le aziende, richiamarle al rispetto delle leggi sulla sicurezza, non serve più. E’ necessaria una terapia d’urto che si traduca in aumento esponenziale dei controlli, ridurre il ricorso al lavoro precario, responsabilizzare chi ha il dovere di vigilare ed evitare infortuni sul posto di lavoro. Il sindacato da tempo denuncia l’aumento ormai ingestibile di situazioni di pericolo. Adesso basta, davvero: con la sicurezza delle persone non è più ammissibile arretrare". 

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