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Domenica, 28 Aprile 2024
All'osservatorio astronomico / Sestri Ponente / Via Superiore Gazzo

Aldo De Scalzi lancia il 'progetto Aldebaran': "Un palco sotto le stelle, con Vittorio nel cuore"

L'Osservatorio Astronomico di Genova di via Superiore del Gazzo a Sestri ha dedicato un panchina al leader dei New Trolls scomparso nel 2022, ora un nuovo progetto in sinergia, con l'obiettivo di creare un palco per giovani artisti tra arte, musica e stelle

Musica sotto le stelle, ma anche musica con le stelle. La collaborazione tra Aldo De Scalzi e l'Osservatorio Astronomico di Genova di via superiore del Gazzo a Sestri Ponente diventa ancora più stretta. A novembre 2023 era stata inaugurata la panchina realizzata dal professor Franco Buffarello e intitolata a Vittorio De Scalzi, cantante, compositore, polistrumentista genovese e fondatore dei New Trolls scomparso il 24 luglio 2022

Progetto 'Aldebaran': palco sotto le stelle per Vittorio De Scalzi

Oggi, in sua memoria, parte un nuovo progetto che mira a unire terra e cielo, arte, musica e stelle, trasformando l'osservatorio in un vero e proprio palco per giovani artisti, con eventi e sessioni capaci di coinvolgere tanti appassionati soprattutto tra primavera ed estate. Progetto Aldebaran, nome che rimanda ovviamente a uno dei grandi successi di Vittorio De Scalzi, un pezzo dedicato a una stella, pubblicato nel 1978 dai New Trolls.

La panchina dedicata a Vittorio De Scalzi all'osservatorio astronomico. Foto

"Concerti all'aperto, l'artista diventa palco anche senza una pedana"

 "I musicisti, in questa città ma non solo, hanno sempre bisogno di spazi attraverso i quali esprimere la propria arte, a volte poco considerata - racconta Aldo De Scalzi, fratello di Vittorio, a Genova Today - in questo luogo magico si trova facilmente un punto di congiunzione tra arte, cielo, musica e scienza. Così è nata questa collaborazione, dopo la bellissima iniziativa legata alla panchina dedicata a mio fratello. L'obiettivo è quello di utilizzare l'osservatorio anche come palco per artisti, soprattutto giovani, che possano trovare un luogo per esprimere la propria creatività, sperimentare e testare le proprie idee. Non sappiamo se sarà un palco dal punto di vista fisico, al momento questo conta anche poco, con la bella stagione si potranno realizzare eventi all'aperto perché, come dico spesso, il palco lo fa chi suona, chi performa, indipendentemente dal fatto che ci sia una pedana o un tappeto".

Il primo appuntamento: musica e poesie sotto la cupola stellata 

Il progetto 'Aldebaran' è un cantiere di idee al momento, ma la prima data ufficiale, una sorta di 'puntata zero', andrà in scena sabato 24 febbraio 2024 a partire dalle ore 17 con uno spettacolo musicale dal vivo intitolato 'M'illumino di meno, concerto sotto le stelle'. Protagonisti proprio Aldo De Scalzi, artista, musicista e compositore di colonne sonore, ed Edmondo Romano, polifiatista, compositore musicale e ideatore dell'evento. Tra un brano e l'altro l'attore teatrale Damiano Fortunato offrirà al pubblico la lettura di alcune poesie della raccolta 'il viaggio stellare' di Guido Zavalone, libro presentato dalla professoressa Rosa Elisa Giangoia della redazione di Xenia, un percorso onirico capace di unire, ancora una volta, l'arte con il mondo degli astri. Il tutto, infatti, avverrà all'interno dell'osservatorio, sotto un cielo stellato ricreato nella cupola del planetario. Al termine, meteo permettendo, sarà possibile osservare il cielo, quello vero, con i telescopi, sotto la guida dei divulgatori volontari. 

Aldo De Scalzi: "Suoniamo le stelle, ponte tra terra e cielo con Vittorio nel cuore"

"Suoneremo davvero sotto le stelle - sottolinea ancora Aldo De Scalzi - e questa è un po' l'idea che ci piacerebbe realizzare tra primavera ed estate all'aperto. Lo spettacolo che realizzeremo con Edmondo Romano sarà una performance molto improvvisata perché ci metteremo davvero al servizio degli astri che saranno proiettati nella cupola. Sicuramente, però, proporremo due brani che saranno la nostra bussola: Aldebaran in una versione da duo e una canzone ancora più intimista che ho scritto per mio fratello. Vogliamo idealmente 'suonare' le stelle, perché se pensiamo alle distanze proporzionali tra i vari astri possiamo creare un parallelismo con le note musicali, a loro volta distanti tra loro. Dando un suono a ogni stella possiamo creare una vera e propria composizione musicale, uno spartito". Una tesi supportata anche da Rinaldo Queirolo, divulgatore e socio dell'osservatorio, che aggiunge: "Le costellazioni sono serie di stelle che non hanno nulla a che vedere tra loro, distanti migliaia di chilometri. Ma insieme compongono le immagini e figure che conosciamo, una vera e propria armonia. Non a caso noi utilizziamo un filmato per i non vedenti che trasmette i 'suoni' del sistema solare o delle stelle proprio in questo modo, trasformando le costellazioni in sinfonie".  "A fare da fondale a tutto questo straordinario palcoscenico - conclude Aldo De Scalzi - ci sarà ovviamente la panchina dedicata a mio fratello Vittorio, che non può che farci aumentare la voglia di sognare e andare lontani con la fantasia. Ci sarà anche lui ad ascoltarci, in questo ponte ideale tra terra e cielo".  

La costellazione di Orione sovrapposta a uno spartito musicale, realizzata da Aldo De Scalzi

Un cielo stellato troppo spesso oscurato dalle luci artificiali: "Ci sono dei vincoli, li faremo rispettare"

Un primo appuntamento per capire anche la strada da tracciare nei prossimi mesi: "Partiamo all'interno dell'osservatorio - spiega Queirolo - cercando di coinvolgere più persone possibile, consapevoli però dello spazio limitato, circa 50 posti, tra l'altro già quasi esaurito per sabato 24 febbraio. L'idea per il futuro è quella di fare eventi all'aperto perché si crea una vera e propria sinergia tra artisti, pubblico e cielo stellato. Siamo davvero molto felici di questa nuova iniziativa e della collaborazione con Aldo De Scalzi, un grande artista e un grande uomo, di grande cuore e molto impegnato nel sociale. Si è messo subito a disposizione per tutti noi".

Cielo stellato che, purtroppo, in città viene spesso 'oscurato' dalle troppe luci. L'osservatorio astronomico di Genova ha infatti aderito all'iniziativa 'M'illumino di meno', la giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che Caterpillar e Rai Radio2 organizzano annualmente dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse. "Abbiamo aderito con due iniziative in collaborazione con Planit, associazione dei Planetari italiani - spiega Queirolo - e siamo stati anche citati in diretta in radio. Presto partiremo anche con una campagna per l'azzeramento dell'inquinamento luminoso a Sestri Ponente perché fortunatamente, esiste una legge regionale del 2007, poi ribadita nel 2009, che pone dei paletti nel raggio di cinque chilometri dalle zone protette, come il nostro osservatorio e quello del Righi. Spesso sono disattesi, ma cercheremo di farli rispettare per avere il cielo che ci meritiamo. All'inizio dell'evento di sabato mostreremo anche in video che racconta i danni causati sia dall'inquinamento atmosferico che da quello luminoso. In futuro vogliamo avere un cielo stellato che faccia da palco alle esibizioni dei musicisti, perciò le varie istituzioni e realtà private che si trovano nel raggio di cinque chilometri dovranno adeguarsi alle norme regionali". 

Progetti con scuole e asili: "L'astronomia appassiona le giovani generazioni" 

Proseguono, infine, anche le attività con scuole e asili. Tra i progetti portati avanti dall'osservatorio quello che coinvolge gli studenti dei licei Fermi e Lanfranconi, attivo da un paio di anni. Circa 60 ragazzi, in collaborazione con le insegnanti di scienze e fisica, nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, affrontano un percorso di teoria e pratica. I più coinvolti e interessanti terranno poi una serata a carattere divulgativo: "Vengono un paio di volte al mese - conclude Queriolo - ma molti di loro poi si appassionano e partecipano anche ai nostri incontri ascoltando e proponendosi come divulgatori. Riscontriamo sempre un grande interesse sia tra gli adolescenti che tra i bambini e questo è ovviamente per noi molto soddisfacente. Abbiamo anche tanti giovani tra i nostri soci, tra l'altro negli ultimi due anni il 50% sono ragazze, cosa non così comune, almeno fino a pochi anni fa, per un'associazione di astrofili e astrofile. Il 9 marzo organizzeremo una mostra di astrofotografia riproducendo il cielo con gli scatti dei nostri giovani".

La locandina dell'evento (2)-2

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