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VIDEO | Tartaruga in difficoltà salvata dalla guardia costiera e portata all'Acquario

La Caretta caretta è stata soprannominata Venus e si trova in una delle vasche curatoriali dell'Acquario, non visibili al pubblico, dedicate all’attività di soccorso tartarughe

Nuotava a stento e non riusciva a immergersi, la tartaruga Caretta caretta soccorsa in mare dalla guardia costiera di Genova e portata all'Acquario dove è stata curata.

L'animale, di giovane età e con sesso ancora non definibile, pesa 12 chili, è lungo 46 centimetri e largo 42, ed è stato segnalato martedì dal Wwf, al largo di Levanto, durante un'uscita di monitoraggio del progetto Vele del Panda. La tartaruga nuotava con palese difficoltà e non riusciva a immergersi bene, dunque è partita la macchina dei soccorsi.

A seguito della valutazione congiunta tra la capitaneria di porto di Genova, ente coordinatore regionale, e Acquario di Genova, è stato inviato sul posto il nucleo sommozzatori della guardia costiera di stanza a Genova - che si trovava già in zona per alcune operazioni - per il recupero della stessa e il successivo trasporto presso il centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova.

Qui è stata presa in carico dallo staff medico veterinario della struttura che ha effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici del caso. Da un primo controllo si sono escluse ferite e presenza di ami, lenze o corpi estranei nel primo tratto della cavità orale. Per ulteriori informazioni, è necessario attendere gli esiti delle radiografie, degli esami del sangue e dei tamponi effettuati.

Al momento l’esemplare, cui è stato dato il nome Venus, è stato spostato in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe dove ha già manifestato interesse nei confronti del cibo. Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio del suo stato di salute.

L’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con i carabinieri servizio Cites, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la guardia costiera, nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesa vigente tra la Direzione marittima della Liguria e l'Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare a un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino. 

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