"A 27 anni devo vivere con 750 euro?", lo sfogo dell'ingegnera genovese diventa virale
Un video pubblicato dalla consigliera regionale Selena Candia è stato visto un milione e mezzo di volte
"Ma io a 27 anni devo vivere con 750 euro? Ma io non mi ci pago l’affitto, io non ci vivo. Per questo ho detto no". È diventato virale in poche ore un video pubblicato prima su Tik Tok e poi anche su Facebook dalla consigliera regionale Selena Candia, è stato visto più di un milione e mezzo di volte.
La stessa esponente della Lista Sansa racconta la vicenda sui propri canali social: "Un video girato durante una cena alla Lanterna di Don Gallo tra un gruppo di ragazze e ragazzi con cui da mesi ci incontriamo per parlare di politica. In fin dei conti Ornela Casassa, ingegnera edile che vive a Genova, ha solo raccontato una sua esperienza lavorativa fortunatamente passata. Che è uguale a quella di migliaia e migliaia di ragazze e ragazzi della sua (nostra) generazione".
La giovane ingegnera racconta quindi la sua esperienza di lavoro che a quanto pare si è conclusa. Al termine del suo tirocinio uno studio le aveva proposto una collaborazione a 900 euro a partita iva "che significano 750 euro netti, tolte le tasse", sottolinea spiegando che si tratterebbe di soli 150 euro in più rispetto a quanto prendeva da tirocinante.
L'ingegnera inizialmente ha accettato l'offerta, ma quando ha potuto si è rifiutata di continuare il rapporto di lavoro. "No, non accetto, perché non è giusto". Il motivo: a suo dire, e lo dimostra il fatto che dopo il suo rifiuto è arrivata una proposta di aumento sia a lei che alla collega, è che la mentalità è tale per cui anche chi può permettersi di pagare di più i propri dipendenti, quando può non lo fa. Perché si accoda all'andazzo generale. "Non stiamo parlando di gente che non ti può pagare - dice la giovane nel filmato -, ma di gente che sa che il sistema è così e non ti paga. Sennò perché quando ho rifiutato mi hanno dato i 1200-1300 euro che ho chiesto?". "Chi ha la fortuna di potersi accontentare, è il primo che deve rifiutare" aggiunge. "Altrimenti chi non può rifiutare, è costretto ad abbassare l'asticella. Ecco cosa dovrebbe fare la sinistra: deve far capire che dobbiamo smettere di abbassare l'asticella. Nel lavoro dobbiamo smettere di abbassare l'asticella".