Piazza Banchi e il delitto di Alessandro Stradella, musicista "donnaiolo"
Nel '600 proprio nella piazza del centro storico genovese venne ucciso Alessandro Stradella, "colpevole" di aver dato lezioni di musica e sedotto numerose nobili donzelle
Tra le tante curiosità nascoste tra i vicoli di Genova, c'è quella della storia dell'omicidio del musicista Alessandro Stradella.
Stradella, vissuto nel '600, è stato un famoso compositore e cantante di epoca barocca. Ma non solo, si trattava anche di un "Don Giovanni" incallito, e le sue relazioni lo misero spesso in pericolo, fino a causare addirittura la sua morte.
Andiamo per gradi: il musicista si trasferì da Venezia proprio perché, nella capitale veneta, aveva dato lezioni di musica e poi sedotto la nobile Ortensia Grimani. Peccato che la giovane fosse già promessa a un altro nobiluomo, Alvise Contarini. Nel frattempo Stradella convinse Ortensia a seguirlo a Roma e poi a Torino, ma nella città sabauda venne ferito gravemente da alcuni sicari del fidanzato della giovane.
Lasciata Ortensia, il compositore si trasferì a Genova, dove riprese a dare lezioni di musica soprattutto a nobili donne che venivano regolarmente sedotte. Tra queste, una giovane appartenente alla famiglia dei Lomellini, all'epoca all'apice della gloria.
Si poteva lasciar correre? Naturalmente no: e furono proprio i Lomellini a organizzare un agguato, pagando un sicario che raggiunse Stradella in piazza Banchi, il 25 febbraio 1682, e lo pugnalò a morte.