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Sabato, 27 Aprile 2024
Costume e società

La storia del Cristo degli Abissi: perché e da quando si trova lì

Ha il fascino nostalgico di un relitto, finito lì a seguito di chissà quale nubifragio. E invece la statua di bronzo che si trova nei fondali davanti all’Abbazia di San Fruttuoso non è altro che un commovente omaggio

È diventato il simbolo della Liguria nel mondo. È uno dei posti più suggestivi che la nostra regione custodisce, nelle misteriose acque del suo mare. Ha il fascino nostalgico di un relitto, finito lì a seguito di chissà quale nubifragio. E invece il Cristo degli Abissi, la statua di bronzo che si trova nei fondali davanti all’Abbazia di San Fruttuoso, non è altro che un commovente omaggio.

La statua venne realizzata dallo scultore Guido Galletti per ricordare Claudio Gonzatti, un subacqueo che scomparve durante un’immersione nel 1947 – è in suo ricordo la targa posta sul basamento. Fu creata dalla fusione di medaglie, campane, eliche di sommergibili americani. Nacque da un’idea di Duilio Marcante, padre della didattica subacquea italiana e amico di Gonzatti, e si trova lì, a 18 metri di profondità, dal 29 agosto 1954. Fin dal giorno della sua posa, è diventato anche un tributo alla memoria di tutte le vite perse in mare. Nel 2003 la statua è stata restaurata per preservarla dalla corrosione e dalle incrostazioni e, soprattutto, per riattaccarle la mano staccata da un'ancora.

Oggi, dopo quasi sessant’anni, si trova in una delle aree che registra il maggior numero di immersioni nel Mediterraneo. Trovandosi a circa 300 metri dalla spiaggia dell’Abbazia, è facilmente raggiungibile a nuoto, in kayak o sup. Bisogna soltanto fare attenzione al grande traffico nautico che caratterizza San Fruttuoso. 

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