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Edicole, il consiglio comunale approva all'unanimità una mozione per salvarle

Gli edicolanti genovesi, inoltre, sempre più raramente vendono biglietti Amt

Venticinque: è il numero di edicole chiuse a Genova nel 2022, per gli effetti della crisi del mondo dell'editoria e le conseguenze del periodo della pandemia. Quest'anno, nei primi sei mesi, ad abbassare la serranda per sempre sono stati almeno sei altri chioschi che vendevano quotidiani e riviste, tra cui quello "storico" di piazza Fontane Marose: è il "lockdown" delle edicole genovesi, sempre meno numerose, tanto che alcuni quartieri sono rimasti addirittura senza.

I numeri sono stati diffusi da Donatella Alfonso - consigliera comunale del Pd e giornalista - in Aula Rossa, nel pomeriggio di martedì 25 luglio. "La crisi dell'editoria esiste per tante ragioni - spiega - tra cui il fatto che le edicole sul territorio sono sempre meno, dunque acquistare quotidiani e riviste è sempre più difficile. Inoltre, gli edicolanti sempre più raramente vendono biglietti Amt, perché mi dicono che non hanno un riconoscimento economico sufficiente, e inoltre non c'è più da parte dell'azienda la disponibilità a consegnare i titoli, dunque dev'essere il commerciante ad andarli a ritirare. Insomma, tante piccole cose che però rendono la vita degli esercenti difficile".

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Alfonso ha presentato in consiglio comunale una mozione - firmata da tutti i consiglieri del gruppo Pd - per avviare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria e i municipi, in modo da promuovere un "piano edicole" che garantisca canoni concessori o locatori adeguati alle difficoltà del settore e agevolati nel caso di subentri o nuove aperture, soprattutto da parte di giovani sotto i 40 anni, e a studiare insieme alle associazioni di categoria degli edicolanti nuove attività di presidio sociale, con servizi al cittadino o ampliamento delle attività oltre i limiti attuali, specialmente nelle periferie. Queste richieste erano già contenute in un odg presentato dalla stessa consigliera, ripreso e ampliato con un'altra proposta, cioè la sospensione dei canoni di occupazione suolo di edicole poste in chioschi ed esercizi commerciali.

Sulla mozione sono stati presentati un ordine del giorno di Federico Barbieri di Genova Domani che ha chiesto di aggiornare il protocollo comunale sottoscritto da Anci nel 2022 con le categorie del settore, e un emendamento di Alessio Bevilacqua della Lega che ha chiesto di sviluppare un percorso come quello già avviato a Milano, con le edicole trasformate in info point.

L’assessora al Commercio Paola Bordilli ha dato parere favorevole a nome della giunta alla mozione e all’ordine del giorno. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità, così come la mozione. In chiusura, Alfonso ha chiesto la convocazione di una commissione per avviare un lavoro con le associazioni di categoria.

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