Spese pazze in Regione, revocati i domiciliari a Maruska Piredda
L'ex consigliera Idv si è presentata davanti al giudice avvalendosi della facoltà di non rispondere. La decisione del gip dopo le dimissioni
Tribunale deserto questa mattina per l’interrogatorio di Maruska Piredda davanti al giudice Roberta Bossi, cui ha dovuto rispondere dell’accusa di peculato: l’ormai ex consigliera regionale Idv, che ha sfoggiato una nuova pettinatura biondo grano, si è presentata a Palazzo di Giustizia accompagnata dall’avvocato Ferdinando Gallone, e al termine del confronto il gip ha disposto la revoca degli arresti domiciliari.
La Piredda, che si è avvalsa della facoltà di non rispondere, era stata arrestata lo scorso 25 giugno insieme con la collega Marilyn Fusco nell’ambito dell’inchiesta “spese pazze" in Regione che aveva già portato all’arresto dell’ex vicepresidente Niccolò Scialfa. Per entrambe sono scattati i domiciliari, revocati dopo le loro dimissioni.
Spese pazze in Regione, arrestate Fusco e Piredda
Le due ex consigliere sono accusate di avere utilizzato fondi stanziati alla Regione per l’acquisto di beni personali tra cui abbigliamento, viaggi, vacanze, cene e corse in taxi.