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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Marylin Fusco: dagli scontrini ai domiciliari, stessa sorte per Maruska Piredda

Le due consigliere regionali, ex Idv, sono finite ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Genova che ha portato all'arresto dell'ex vicepresidente Niccolò Scialfa

Marylin Fusco e Maruska Piredda sono finite oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato: le due consigliere regionali, ex Idv, erano già indagate nell'ambito dell’inchiesta sulle spese pazze che ha portato all’arresto di Niccolò Scialfa, ex vicepresidente della Regione Liguria, da mesi ai domiciliari.

Cappellini di cachemire, penne firmate, cene con amiche, figli e mariti, vacanze in alberghi di lusso, parrucchiere, abbigliamento e corse in taxi: queste solo alcune delle spese che tra il 2010 e il 2012 la Fusco e la Piredda avrebbero pagato con i fondi erogati dalla Regione Liguria, somme che vanno ad aggiungersi a quelle già emerse in precedenza, tra cui spiccano gli ormai celebri slip acquistati dalla Piredda.

La guardia di Finanza ha notificato i provvedimenti alle due consigliere questa mattina prima dell'inizio del consiglio Regionale, ed entrambe hanno dovuto abbandonare il posto di lavoro per raggiungere le rispettive abitazioni. La Piredda si è trasferita nella sua casa di Milano, mentre la Fusco avrebbe lasciato il capoluogo ligure alla volta di Montecatini Terme, dove ha la residenza e dove è stata raggiunta dal suo avvocato.

Le indagini sulle spese sostenute dal gruppo ligure dell’Italia dei Valori erano iniziate nell’autunno del 2012. Pochi mesi dopo erano arrivati i primi avvisi di garanzia, che hanno portato poi all’arresto dell’ex presidente Scialfa e oggi a quello di Fusco e Piredda.

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