rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
life

Raccolta rifiuti elettrici ed elettronici, Liguria virtuosa

«Sulla raccolta dei Rifiuti elettrici ed elettronici abbiamo raggiunto un obiettivo importante con un incremento, registrato nel 2015 rispetto all'anno precedente, superiore al 5%», ha spiegato l'assessore Giampedrone

Stamattina nella sede della Regione, in Sala della trasparenza, è stato presentato il dossier Raee 2015 sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Il documento è stato illustrato dall'assessore all'Ambiente e al ciclo dei rifiuti, Giacomo Giampedrone, e dal direttore generale del centro di coordinamento Raee, Fabrizio Longoni.

L'assessore Giampedrone ha fatto anche il punto sulla situazione in Liguria sull'andamento della raccolta differenziata e sul ciclo dei rifiuti nel suo complesso. «Sulla raccolta dei Rifiuti elettrici ed elettronici - ha spiegato l'assessore Giampedrone - abbiamo raggiunto un obiettivo importante con un incremento, registrato nel 2015 rispetto all'anno precedente, superiore al 5% che posiziona la Liguria tra le regioni più virtuose in questo settore. La raccolta dei Raee è però una piccola nicchia del settore e questi risultati positivi sono inversamente proporzionali rispetto ai dati sulla raccolta differenziata di tutti gli altri tipi di rifiuto e soprattutto dell'organico per cui la situazione in Liguria è ancora di emergenza. I risultati sui Raee devono essere d'esempio e di stimolo. Per troppo tempo in Liguria si è pensato al rifiuto come un vincolo e non come una risorsa: oggi dobbiamo arrivare ad una svolta, culturale e non solo, su questa partita molto impegnativa».

«Con l'approvazione, a novembre dello scorso anno, della nuova legge sui rifiuti - ha aggiunto l'assessore Giampedrone - abbiamo avviato una battaglia, che stiamo ancora combattendo, per cercare di arrivare almeno al 45% di raccolta differenziata così da essere allineati con le altre regioni italiane. È in fase di rinnovo l'accordo con il Piemonte per poter portare fuori provincia i rifiuti genovesi, ma questo costa moltissimo ai cittadini. Io vorrei poter arrivare a trattare in casa, in tutta la Liguria, almeno l'organico, differenziato in modo corretto: questo consentirebbe di abbattere di almeno il 30% il nostro monte rifiuti e conseguentemente far diminuire le tariffe».

L'assessore all'Ambiente e al ciclo dei rifiuti ha poi spiegato che «il modello che abbiamo in mente è di un concorso tra pubblico e privato per arrivare a traguardare i nostri obiettivi: una dichiarazione di pubblico interesse da parte delle Province su determinati siti individuati insieme ai Comuni sui quali, come nei casi di Imperia e La Spezia - le due Provincie più avanti sull'impiantistica futura - si fa un project financing per attrarre investimenti privati da affiancare alla quota pubblica. È evidente, infatti, che le società esclusivamente pubbliche non possono, da sole, garantire gli investimenti necessari per arrivare ad una adeguata impiantistica di cui la Liguria ha bisogno. Quando parliamo di impiantistica – ha sottolineato - parliamo di biodigestori per il trattamento dell'organico: tutto il resto va recuperato mentre il tal quale continuerà a essere smaltito negli impianti di termovalorizzazione delle altre regioni del nord. Ciò che in Liguria non si può più tollerare – ha concluso - è rimanere fermi proseguendo esclusivamente la politica delle discariche senza aumentare la raccolta differenziata e senza avere un'adeguata impiantistica, al passo coi tempi».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raccolta rifiuti elettrici ed elettronici, Liguria virtuosa

GenovaToday è in caricamento