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Coldiretti scrive a Toti: "Urgono risposte per il futuro di agricoltori e pescatori"

Tra le questioni più urgenti, la necessità di un nuovo piano idrico regionale e di un nuovo piano olivicolo

Una maggior attenzione nei confronti dell'agricoltura e della pesca ligure: queste le richieste di Coldiretti che ha scritto una lettera al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

I temi che per Coldiretti richiedono maggiore urgenza sono la necessità di un nuovo piano idrico regionale e di un nuovo piano olivicolo. A questo fanno seguito la richiesta già più volte avanzata di applicazione di misure straordinarie – come l’abbattimento e lo smaltimento – da mettere in campo nei confronti della peste suina, così da permettere alle aziende suinicole di ripartire con l’attività produttiva.

Si sono poi evidenziati i ritardi e il bisogno di una programmazione chiara per quanto riguarda i nuovi bandi del psr e le domande di sostegno e di pagamento già presentate. "Vogliamo ridurre le tempistiche sulla chiusura delle istruttorie, e un cronoprogramma chiaro da poter diffondere alle aziende per l’apertura dei nuovi bandi - spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale -. Inoltre, abbiamo dato largo spazio alla questione dei danni alla fauna selvatica e alle predazioni, soprattutto perché la minaccia dei lupi si avvicina sempre più alle coste e va arginata immediatamente". 

A proposito del settore della pesca e dell’acquacoltura, nella lettera compaiono le priorità da affrontare in sinergia con la Regione Liguria: primo fra tutti il problema del tonno. "A tal proposito, si è chiesto esplicitamente alla politica di inserire nuovi criteri che permettano anche alla marineria ligure di poter tornare a pescare tonni. Oltre a ciò, ci sono le questioni del bianchetto, delle orate spezzine e delle quote del gambero, accanto ai problemi legati alla diga di Genova e al Rigassificatore di Savona".

Infine "gli imprenditori agricoli, insieme con i pescatori locali, sono i primi custodi di un territorio dal patrimonio immenso, ma non possono traghettarsi da soli in un sistema di valore e maggiori tutele: serve l’intervento della politica. In un momento delicato e decisivo come quello attuale, è prioritario permettere agli imprenditori agricoli di poter fare impresa senza ulteriori ostacoli a un lavoro già di per sé sempre più complicato". Per questo agricoltori e pescatori chiedono che le risposte arrivino dalla politica.

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