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Superbonus: imprenditori edili fanno rete: "Pronti a bloccare la città, ascoltateci"

Alcuni titolari di imprese edili hanno creato un gruppo di lavoro che in poco tempo ha raccolto 350 adesioni: "Andremo dal sindaco e anche in prefettura, questo decreto del governo mette a rischio le nostre aziende e i cantieri"

Dal tam tam tra colleghi a un gruppo più strutturato e organizzato che chiede risposte alla politica e un passo indietro al governo sul decreto relativo al superbonus. Una misura che, secondo le analisi dei sindacati, se accantonata o ridimensionata, mette a rischio circa 5.500 posti di lavoro in Liguria. 

Superbonus, Tafaria (Filca Cisl): "Edilizia ligure, a rischio oltre 5.500 posti di lavoro" 

Nelle scorse settimane alcuni titolari di imprese edili della Liguria, uniti dalle preoccupazioni per il proprio futuro, ha cominciato a fare rete e ha creato un gruppo WhatsApp, attraverso il quale studiare iniziative comuni. In poco tempo, attraverso il passaparola, il gruppo è aumentato in maniera esponenziale fino a coinvolgere circa 350 imprenditori della Liguria. Tra i promotori dell'iniziativa c'è Nico Messina, titolare di Rb snc e uno dei referenti del gruppo 'Basta crediti incagliati, che spiega a Genova Today: "L'ultimo decreto del governo ci mette in grossa difficoltà, le aziende sono in crisi, non c'è liquidità e io, come tanti altri colleghi imprenditori, non dormo più la notte. Rischiamo la paralisi dei cantieri se il governo non cambia qualcosa, dalle difficoltà siamo in pochissimo tempo riusciti a unirci in un gruppo apolitico e slegato dalle associazioni di settore. Da poche imprese 'amiche' abbiamo avuto un boom di contatti e abbiamo avviato anche il confronto con le associazioni e la politica".

"Lunedì 13 marzo incontreremo il sindaco Marco Bucci attraverso una nostra delegazione - spiega ancora Messina - perché pensiamo possa essere la persona giusta per affrontare i nostri problemi, nella speranza che possa raccogliere le nostre istanze e coinvolgere anche le altre istituzioni, fino al governo. Successivamente andremo anche in prefettura, se non avremo risposte non escludiamo blocchi e manifestazioni in città nelle prossime settimane. Vogliamo che la nostra voce arrivi al governo e, a differenza di quanto a volte si sente in televisione ci teniamo a dire che la maggioranza delle imprese è formata da persone che lavorano in maniera onesta, che merita rispetto".

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